HANNO DETTO
«Nessuno merita d'esser lodato per la sua bontà se non abbia la forza d'essere cattivo: ogni altra bontà non è il più delle volte che una pigrizia o un'impotenza della volontà.»
(François de La Rochefoucauld)
«I'm not insane. My mother had me tested.»
(Sheldon Cooper)
«Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che vivere... nella vita non c'è una trama.»
(Groucho Marx)
«Reality is that which, when you stop believing in it, doesn’t go away.»
(Philip K. Dick)
«Quando una persona soffre di un'illusione parliamo di pazzia, ma quando ciò accade a molte persone parliamo di religione.»
(Robert Pirsig)
«È un errore capitale teorizzare prima di avere i dati. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, invece di adattare le teorie ai fatti.»
(Arthur Conan Doyle)
«La libertà. Chiunque arrivi, fresco fresco, a darne una definizione innovativa è sicurissimamente uno che te lo vuole mettere nel culo.»
(Erasmo)
«Quando vedo Marilyn Manson mi sento così carogna che ho il pensiero di andare a costituirmi.»
(Banditore)
«Ratzinger: "Dio si dà gratis".
Ma si fa pregare.»
(www.spinoza.it)
«Il palcoscenico del mondo è un teatro e sia gli uomini che le donne non sono altro che attori porno.»
(Mr.Ghirlanda)
44 commenti
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22 novembre 2013 a 10:42 AM
banditore
Anch’io avevo visto il commento amaro del Signor Beppe. Per un momento ho creduto fosse ironico, ma poi ho dovuto convincermi che non lo era.
Così pensavo che siamo talmente preoccupati di far bella figura, anche con noi stessi, “secondo canoni acquisiti” (cioè dicendo e pensando – nell’ordine – ciò che abbiamo imparato essere condiviso) che, in cambio, pensiamo al mare.
Come potrebbe un mezzo d’informazione occuparsi del Signor Sanger?
Perché egli fa un lavoro settoriale, specializzato, di nicchia, tecnicamente incomprensibile; non è che si può andare dal Signor Sanger e dirgli “Buongiorno, Federico; mi dia quei due protoni, grazie. Ah, e anche tre quark”. Mentre invece tutti, svenandosi, possono andare da Dean Chijryllo, l’”hair stylist” delle dive, e dunque quest’ultimo risulta “fruibile”, e le stesse “dive” sono solo delle casalinghe di Voghera, solo un po’ più gnocche; roba di casa, perfino quando se la tirano tanto e sembrano, così, sempre qualcuno che abbiamo conosciuto.
Inoltre: perché il lavoro del Sanger diventi fruibile, deve passare attraverso l’intermediazione della tecnologia (cioè dell’aplicazione della scienza) ed allora, casomai, diventerà noto il Marchionne (o il Veronesi) di turno cioè l’ultimo della catena tecnologica, quello che riceve in negozio il pubblico. Morto lui, ecco che piangono tutti. Perché stava al bancone, mica in laboratorio.
Nella vita insomma si condividono almeno due cose: la morale un tanto al chilo, che serve per farsi dar ragione da quasi tutti senza pagar pegno, eppoi la parte pratica, dove compriamo – invece che “Micromega” – la Gazzetta dello Sport (che è infatti il quotidiano largamente più venduto). Fa niente che Micromega è bimestrale: volendo essere alfieriani, potremmo lo stesso comprarlo tutti i giorni (vedete: l’assurdo, spiega). E sulla Gazzetta si parla di Cannavaro (un noto calcista) e non di Carlevaro (un grande musicista), per esempio. La vogliamo sgridare?
Il lamento del Signor Beppe dunque è condivisibile, ma solo la sera di Natale. Negli altri giorni dell’anno, la vita va cosà. E non cambia mica per gli azzurri sentimenti e le ragioni in cravatta.
Ricordiamocene, alle elezioni.
22 novembre 2013 a 11:44 AM
beppe
Ha ragione quando dice che Sanger in quanto chimico (seppur illustre) è meno popolare di un parrucchiere per dive. Non sono neanche così ingenuo (né così pazzo) da pretendere che tutti conoscano i vincitori di premi Nobel. E non ho nemmeno niente in contrario ai parrucchieri morti. Se poi Aldo Coppola era l’equivalente di un premio nobel per il taglio di capelli (io non sono un esperto nel campo) che ben venga un articolo sulla sua dipartita.
Il fatto è che le scoperte di Sanger non sono state soltanto roba per addetti ai lavori con nessuna ricaduta diretta sulla vita quotidiana. Anzi, con la scoperta di un metodo per sintetizzare l’insulina (che poi questo gli sia valso uno dei due nobel che ha vinto poco importa) ha cambiato la vita a non so quante persone malate di diabete. Di sicuro ha fatto più bene lui all’umanità che non la buon anima di Coppola.
Io penso che il compito dei giornali sia di informare e magari un articolo Sanger se lo meritava. Magari anche solo due righe in fondo alla pagina con su scritto “forse non sapete chi è ma è morto Sanger, se siete diabetici siete in debito con lui”. Magari anche solo due parole nella sezione “Scienze”.
Non voglio dare l’impressione di un idealista che non sta con i piedi per terra, anzi solitamente sono una persona abbastanza cinica. Ma davvero non capisco le motivazioni che stanno dietro la scelta giornalistica di ignorare questo evento. Non credo sia una questione di spazio per le versioni on line dei giornali (due righe di link all’rticolo…) e non è nemmeno una notizie che può dar fastidio a qualche fetta di lettori.
L’unica spiegazione che mi sono dato è l’ignoranza di quelli che lavorano in quell’ambiente.
22 novembre 2013 a 1:01 PM
banditore
Io sono molto d’accordo con lei. Così d’accordo che tento di non esserlo perché, pur amando suonare strumenti musicali, considero la concordanza un rischio, dato che focalizza il punto di vista. Lei potrebbe dirmi: “ma se il punto di vista è corretto…” – e io risponderei: “un punto di vista potrà essere considerabile come corretto dopo aver operato una selezione che si basa, fondamentalmente, sul proprio gusto personale. Nel nostro caso, condiviso”.
Questo però ci pone ad un margine: tra quelli cioè che considerano prioritario, nella vita, classificare “realmente” importanti le cose che effettivamente lo sono e mettere in coda le altre come – esempio – il calcio, Sanremo, lo stilista delle dive.
Ora che abbiamo fatto questo, la coerenza ci impone anche un comportamento conseguente: tocca vivere in modo rigoroso, (dico per brevità) “asceticamente”, il che obbliga a considerazioni tipo: “visto che i 5 Stelle sono l’unica fazione politica, che ha restituito 3 milioni di Euro allo Stato, TUTTI gli altri, che non lo fanno, sono ladri e non vanno più votati”. I distinguo, dopo. Oppure, meglio: mai.
Dobbiamo batterci come leoni perché Marchionne, che non rispetta il Contratto dei lavoratori e le sentenze della magistratura, finisca in galera. Perché non si vedano mai più auto della polizia che, senza segnali d’allarme, superino i limiti di velocità consentiti. Perché sia incriminato, finalmente, il Presidente della Repubblica che esula dai limiti del suo mandato. Eccetera per la Scuola, la raccolta differenziata, il suono delle campane alle sette del mattino.
Una vita da Robespierri.
Lei dirà: “ma lei è matto: nessuno può vivere così” – e io risponderò: “non sa quanto soffro del non poter definire un limite tra il giusto e l’inumano, come se non esistesse un baricentro di equilibrio per poter essere fetenti e profumati. O almeno, inodori”.
Se le sembra che io abbia esagerato, sappia che a me non bastano due parole nella sezione “scienze”; non credo che portino un risultato, perché non le leggerebbe nessuno, e saremmo da capo. Ma non so come si fa, davvero, una Rivoluzione.
Grazie, un saluto
22 novembre 2013 a 12:19 PM
Marcoz
Scopro in lei, Banditore, una rassegnazione più profonda della mia, a proposito della vita (e degli interessi medi) di tutti giorni.
Il problema è che non ci sono ancora «anche solo due parole nella sezione “Scienze”», come dice il gentile Beppe e come orgoglione avevo già sottolineato io (Beppe, che – a scanso di equivoci – ho citato senza alcun intento ironico).
Ricordiamoci che si parla del Corriere, non di una fanzine qualsiasi.
Sia chiaro, la perfezione non è di questo mondo, e qualcosa può sfuggire anche all’organismo più attento; tuttavia, questo è un segnale che si aggiunge a diversi altri, che tutti insieme possiamo considerare sintomi di un malessere generale.
Detto questo, sul caso particolare auspico di sbagliarmi e di vedere smentito questo post in seguito alla pubblicazione della notizia non solo su Il Corriere ma anche su altre testate di rilievo, fosse pure «in maniera defilata nella sezione “Scienze”».
22 novembre 2013 a 2:39 PM
banditore
Lei sa, Marcoz, che nel mio modo disarticolato e parlando d’altro, io tengo sotto sorveglianza il mio proprio moralismo parrocchiale univoco.
Quanto al Corriere, non è una fanzine qualsiasi, pure se ci scrivono Ostellino, Battista, Panebianco, Polito e Galli Della Loggia. E questo pare miracoloso pure a me che sono ateo.
22 novembre 2013 a 3:07 PM
Marcoz
Non ho pensato che lei facesse del moralismo (rischio che è sempre dietro l’angolo), anzi, ho apprezzato il suo “tentare di non essere d’accordo”: è noto che la barca si ribalta, se ci si siede tutti dalla stessa parte.
22 novembre 2013 a 7:05 PM
giovannifrancescosagredo
Leggendo il tuo post ero indignato con te, ma poi all’ultima riga mi sono ricreduto.
22 novembre 2013 a 7:10 PM
Marcoz
L’ultima riga proprio del post nel suo complesso o del commento del sig. Beppe?
22 novembre 2013 a 7:08 PM
giovannifrancescosagredo
Per inciso, il secondo Nobel è enormemente più importante del primo, intendo dire ordini di grandezza nelle sue ricadute pratiche: sequenziamento del DNA…
22 novembre 2013 a 9:19 PM
ricco&spietato
…beh vabbé ma chisenefrega.
come sta pasteur?
22 novembre 2013 a 9:27 PM
Marcoz
(chisenefrega, dice bene; ma io devo atteggiarmi un po’, sennò che post posso fare?)
Pasteur? Sta bene credo. Mi pare che adesso giochi nel Paris SG.
23 novembre 2013 a 7:48 PM
Marcello
Vorrei essere ironico, sarcastico o almeno brillante ma sono doti di cui spesso scarseggio e l’argomento non mi ispira, per cui scusatemi se sarò pedante e banale.
In qualità di diabetico dovrei essere grato al professor Sanger e dolermi per la sua scomparsa ma ignoravo la sua esistenza e le sue scoperte fino al commento di Beppe.
L’insulina è senza dubbio uno strumento importantisiimo nel controllo del diabete, ma ha degli effetti collaterali importanti sui quali non vi tedierò, quindi lo piangerò ma non troppo.
Per ciò che riguarda la commemorazione forse due righe sulla stampa generalista sarebbero state doverose, mentre mi auguro che sulla stampa medica la notizia sia stata data con il dovuto rilievo.
Mi piacerebbe chiedere alla mia diabetologa se sa chi era costui, ma non ho il coraggio di farlo…
23 novembre 2013 a 8:03 PM
Marcoz
In effetti, Marcello, se andando a dire alla dottoressa “ha sentito? è morto Sanger!” ricevessi per tutta risposta un “Sanger chi?”, la situazione sarebbe a dir poco imbarazzante.
24 novembre 2013 a 2:12 AM
Marcello
Marcoz, sono lieto di vedere che a te l’ironia non sfugge. Peccato che non sia così per altri frequentatori.
Il mondo è bello perché è avariato…
24 novembre 2013 a 10:59 AM
Marcoz
Non sto a mio agio, quando mi si attribuiscono meriti che non sento di avere (non mi sono curato della questione “effetti collaterali” per evitare di addentrarmi in cose di cui so troppo poco, e mi sono limitato al dettaglio potenzialmente più “comico” della faccenda).
Per il resto, anche volendo, non posso biasimare il sig. Beppe più di tanto, perché il commento a cui ha replicato con serietà presenta un incipit fuorviante, se ciò che segue voleva comunque essere connotato da una vena di ironia.
24 novembre 2013 a 3:40 PM
Marcello
Giusto per chiarire a entrambi.
Non intendo entrare nel dettaglio degli effetti collaterali, che nel mio caso sono pesanti, perché non intendo mettere in piazza i miei problemi di salute. Vi sono frequentatori di questo blog estremamente malevoli (uno in particolare che saprà riconoscersi) che approfittano di qualunque dettaglio e godono delle disgrazie altrui.
Non sono in vita grazie all’insulina, che fu una scelta dei medici di Glasgow, incapaci di controllare il diabete con mezzi meno drastici. Adesso che l’organismo si è abituato toglierla sarebbe un problema, ma a prezzo di una dieta estremamente limitata potrei anche farlo.
Quindi, caro Beppe, la scoperta del professor Sanger ha sicuramente salvato o allungato la vita a chi è affetto da diabete di tipo 1 ma per la maggior parte dei pazienti affetti dal tipo 2 se i medici sono competenti e capaci di convincere gli interessati ad un regime alimentare adeguato non è né indispensabile né necessaria.
Detto questo, mi chiedo perché dovrei essere dispiaciuto per la morte di Sanger. Ha fatto due grandi scoperte ed il mondo gli è stato grato tanto da attribuirgli due premi nobel, ed ora è morto come è successo prima di lui a tanti personaggi importanti, noti o meno noti, e come succederà a tutti, prima o poi.
A persone del genere è casomai dovuta gratitudine, per la quale non è necessario aspettare che siano morti. Dispiacere e cordoglio attengono a chi era loro legato da vincoli di parentela o amicizia. A massimo può esserci del rimpianto collettivo per quello che il defunto avrebbe potuto fare se fosse vissuto più a lungo quando la morte è avvenuta in giovane età. Non capisco l’accenno alla mia italianità, ma ho dei sospetti.
Se è quello che penso io preparati ad una grossa delusione.
Marcoz, la frase finale mi è venuta all’improvviso, a mitigare la seriosità delle precedenti, che in origine erano nate fine a se stesse.
23 novembre 2013 a 10:42 PM
peppe
“L’insulina è senza dubbio uno strumento importantisiimo nel controllo del diabete, ma ha degli effetti collaterali importanti…” e allora? senza l’insulina lei non sarebbe qui a scrivere del suo tiepido dispiacere per la scomparsa di un uomo che le ha salvato la vita.
24 novembre 2013 a 1:59 AM
Marcello
parente del professore?
24 novembre 2013 a 12:23 PM
peppe
per apprezzare e rimpiangere un grande scienziato bisogna essere suoi parenti? lei è un italiano vero.
24 novembre 2013 a 5:08 PM
peppe
carissimo signor marcello, lungi da me l’idea di godere delle disgrazie altrui (da dove mai avrà tirato fuori questa bella pensata, poi…), visto che certe avversità possono anche accomunare le persone. la sua “italianità” (chissà lei cosa si era immaginato…) è anche in queste frasi: “…una scelta dei medici di Glasgow, incapaci di controllare il diabete con mezzi meno drastici ” e “…se i medici sono competenti e capaci di convincere gli interessati ad un regime alimentare adeguato non è né indispensabile né necessaria”, dove si evidenzia una tipica e molto italiana, diffidenza verso la scienza, medica in particolare. lei parla del prezzo di una dieta ferrea, che, a rigor di logica sarebbe superiore al prezzo degli effetti collaterali dell’insulina. e allora perchè si lamenta?! carissimo, purtroppo la malattia, in un modo o nell’altro, dei prezzi ce li fa pagare sempre. mi creda, si può piangere una grande persona anche se non la si conosceva personalmente. questo ci fa umani e un po’ meno “italiani” (i parenti, signor marcello,i parenti!). p.s. mi chiamo peppe, beppe è un altro.
24 novembre 2013 a 7:06 PM
giovannifrancescosagredo
Che casino… L’insulina e le sue proprietà anche terapeutiche nella cura del diabete si devono a Banting Best e MacLeod (premi Nobel anche loro), se proprio dovete ringraziare qualcuno di non essere ciechi e zoppi. Sanger ha altri meriti…..
24 novembre 2013 a 7:07 PM
giovannifrancescosagredo
(la scoperta dell’)
24 novembre 2013 a 8:29 PM
peppe
illustrissimo sagredo, mica sono simplicio. non mi sono mai sognato di attribuire a sanger la scoperta dell’insulina! piuttosto ho ritenuto opportuno stigmatizzare chi ha ritenuto di minimizzare la figura di un grande scienziato, le cui ricerche sulla struttura dell’insulina hanno dato un fondamentale contributo per la successiva tecnica di sintesi della stessa. l’insulina sintetica si caratterizza (ed è questo che trovo paradossale nel commento del sig. marcello) per la sua maggiore tollerabilità da parte dell’organismo umano, riducendo l’eventualità di reazioni allergiche. e poi, storcere il naso nei riguardi di sanger perchè l’insulina ha effetti collaterali è come prendersela con newton perchè si è caduti!
25 novembre 2013 a 12:14 AM
Marcello
Sono sconfortato.
L’incendio inaspettato della coda di peppe potrebbe significare che il personaggio cui ho fatto riferimento sia effettivamente lui che, bannato, torna sotto mentite spoglie. Il che quadrerebbe anche con le successive affermazioni, apparentemente espressioni di un non brillantissimo QI.
Vedo che mi viene attribuita una “tipica e molto italiana diffidenza verso la scienza”. Immagino che peppe sia quanto meno scandinavo e che faccia sicuramente parte del comitato per il Nobel.
Io, italiano pizza e mandolino, mi limito a valutare la capacità dei dottori che nel tempo mi hanno avuto in cura sulla base dei risultati ottenuti. Non so come questo possa considerarsi diffidenza verso la scienza. E mi è ancora più oscuro come tale diffidenza sia da considerarsi un difetto tipico dell’italica stirpe.
I medici italiani che mi hanno preso in carico al rientro dall’UK si sono dimostrati più capaci ed efficienti dei colleghi di oltre manica, ma ormai il danno era fatto.
Per quanto riguarda il piangere, c’è molta gente che dal 16 agosto del 1977 piange ogni anno la morte di Elvis Presley. Ognuno è libero di piangere per chi vuole e per tutto il tempo che vuole. Non critico né rimprovero chi lo fa, ma non accetto critiche o rimproveri se non mi adeguo a quello che altri ritengono giusto e doveroso.
Spero mi sia concesso piangere per i miei morti, cosa che avviene ovunque ed in qualunque civiltà, e di partecipare umanamente al dolore degli amici per la perdita di un loro caro senza sentirmi in dovere di dolermi per ogni morte di a me ignoti “benefattori dell’umanità”.
E per chiarire fino in fondo il mio pensiero, come ho più volte scritto ripeto che, d’accordo con i miei figli, ho disposto per la cremazione e la dispersione delle ceneri in mare.
Chi mi vorrà ricordare potrà farlo dicendo una preghiera (se credente) o facendo una bella nuotata.
Se chi non crede preferisce la montagna non mi offenderò.
E se infine qualcuno vorrà dimostrare tutto il suo disprezzo postumo nei miei confronti potrà sempre urinare in mare, stando ovviamente attento a non farlo controvento…
PS – peppe, un consiglio. Evita di discutere con GFS su argomenti che non conosci più che a fondo. Non è piacevole fare figure di merda…
25 novembre 2013 a 1:34 AM
peppe
mi ha scoperto dannazione! sono il suo persecutore, bannato ma risorto dalle ceneri come l’araba fenice! se il suo spropositato q.i. la porta a partorire tali supposizioni, beh, sono fiero di apparirle uno stupido. per quanto riguarda le eventuali brutte figure che potrei fare col nobile sagredo, lasci che sia io ad occuparmene, si rilegga e rifletta sulle sue. e si rilegga anche benedetto croce, sulla cui idea di cultura si fonda tutto l’italico sistema formativo. nessuno la disprezza, stia pur tranquillo, è un peccato però che con lei non si possa discutere, seppur animatamente, senza che scada negli insulti, nelle male parole e in dietrologie deliranti.
25 novembre 2013 a 5:05 AM
Marcello
Visto che oggi sono a ripetermi ripeterò anche un aneddoto che mi sembra calzante. Avevo un collega ed amico che in tempi in cui si era ancora piuttosto formali dava del tu a tutti, anche a molti cui non sarebbe stato il caso. Ma per i vaffanculo passava al Lei, che diceva essere molto più appropriato.
Peppe, temo che sia più opportuno passare al Lei, così almeno potrà dire con ragione che sono scaduto negli insulti.
A parte il definire il Suo QI non brillantissimo, che è una pura constatazione confermata anche da questo Suo ultimo commento, mi indichi un solo insulto, una mala parola o una dietrologia delirante in quanto ho scritto precedentemente.
Sono ragionevolmente certo, dallo stile e dal frasario, che Lei sia il titolare di topgonzochainsawmassacre o un suo assiduo frequentatore e quindi so che più di tanto non posso aspettarmi. E so anche che l’attacco iniziale è solo un riflesso pavloviano al vedere il mio nome.
Marcoz, le tue schermaglie con banditore sono leggere e divertenti. Purtroppo queste non sono all’altezza. Anche se io provo ad alleggerire i miei interlocutori non conoscono ironia e cazzeggio. Sorry…
25 novembre 2013 a 8:26 AM
peppe
cribbio, mi scuso, non avevo capito , in virtù del mio scarso q. i. (e spero che marcoz possa apprezzare il… cleuasmo!), di trovarmi ad interloquire con un vero soggetto maniaco persecutorio! Ma andiamo con ordine ai fatti che mi chiede di indicare; dire a qualcuno che non è intelligente, nascondendosi dietro una puerile parafrasi, senza peraltro, cosa assai disonesta intellettualmente, portare alcuna argomentazione a supporto di tale affermazione, a quanto pare per lei non è un insulto. ne prendo atto, abbiamo sistemi di valori differenti, ed il suo è sicuramente migliore (e basta con ‘sti cleuasmi…). Il “vaffanculo” dell’ultimo commento è invece esplicita mala parola e implicito insulto. “merda” mi sembra invece che possa essere annoverata , senza ombra di dubbio, tra le volgarità. Sorvolo per pietà su “cazzeggio”. Ma proprio non riesce ad articolare una critica, un pensiero, un’opinione anche aspra, senza utilizzare tali grossolanerie e scurrilità? per la dietrologia delirante, beh, può fare riferimento a questi brevi ma esaurienti estatti: “L’incendio inaspettato della coda di peppe potrebbe significare che il personaggio cui ho fatto riferimento sia effettivamente lui che, bannato, torna sotto mentite spoglie. Il che quadrerebbe anche con le successive affermazioni, apparentemente espressioni di un non brillantissimo QI.” e “Sono ragionevolmente certo, dallo stile e dal frasario, che Lei sia il titolare di topgonzochainsawmassacre o un suo assiduo frequentatore e quindi so che più di tanto non posso aspettarmi. E so anche che l’attacco iniziale è solo un riflesso pavloviano al vedere il mio nome. “. riconosce queste parole? che lei sia affetto da schizofrenia paranoide è più che una pura constatazione, è una diagnosi.
25 novembre 2013 a 10:35 AM
Marcello
Thorgen, (so che sei tu perché nessun altro arriva a questi abissi di idiozia credendo di scrivere cose intelligenti se non JT al suo meglio, ma il suo italiano è decisamente peggiore) mi hai totalmente fracassato le palle.
Lo so che è assolutamente inutile discutere con te, eppure ci casco ogni volta illudendomi che tu possa capire. Il fatto è che il tuo scopo è quello di rompere, non di capire ciò che ti si dice, ammesso e non concesso che tu ne sia in grado, ed il tuo scopo lo raggiungi. Fesso io che te lo permetto.
A te l’ultima parola, ovviamente…
25 novembre 2013 a 8:25 AM
Manfredi Beruschi
Sig. Marcello, se ha qualcosa da dire contro topgonzochaisawmassacre, che in questo caso c’entra come i cavoli a merenda, perché non va dal titolare a dirgliene quattro?
25 novembre 2013 a 11:16 AM
Marcoz
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Non potendo prestare attenzione a ciò che vi state dicendo e autorizzare in tempo reale i commenti di personaggi in black list, probabilmente troverete qualche difficoltà a seguire lo sviluppo della discussione. Fate pure, quindi, però abbiate pazienza per gli eventuali disagi.
E, soprattutto, non approfittate della mia assenza per sfoderare emoticon.
25 novembre 2013 a 11:29 AM
Marcello
Nessun problema da parte mia, Marcoz, ho finito.
Questa è la dimostrazione di come si possa effettivamente perder tempo inutilmente…
25 novembre 2013 a 2:00 PM
Top Ganz
@ Sig. Beppe, ma un po’ a tutti.
Me lo scusino, signori. Il Sig. Marcello, personaggio malevolo come nessun altro e che accusa il mondo di malevolenza, è stato capace di mandare acidamente in vacca questo thread con argomentazioni – a esser misurati – del cazzo. Gli andava solo di provocare e litigare. Del resto, un comportamento simile gli si attaglia – lo sa bene chi lo conosce – qual condom al suo naturale supporto.
L’insulina sintetica ha effetti collaterali. Grazie al cazzo. Anche la penicellina e la pastasciutta hanno effetti collaterali, se è per questo, Anche l’ossigeno che respiriamo. Cosa però questo c’entri con il totale quanto disdicevole dsinteresse della stampa per la notizia della morte di un importantissimo scienziato lo sa solo Marcello. Magari, chissà, è stato lui a ordinare a Corrierone, Repubblica e telegiornali di tacere al riguardo. Così. Anche qui non cercate ragioni accettabili: gli rodeva il culo. Magari perché l’insulina una volta gli fece davvero un brutto scherzo. In questo, da diabetico a mia volta, potrei anche, se non giustificare la sua uscita, almeno capirlo un po’. Ma magari no. Magari ha preso a sbraitare così contro il primo Bebbe che capita perché il cane gli aveva appena cacato in salotto.
Nel tema stretto del post, che giudico meritorio, direi che in questa indifferenza trovo un’ennesima conferma dell’andazzo sempre più corrente che riguarda un po’ tutte le morti dei personaggi che affondano la loro fama in un passato di oltre un decennio fa. Con qualche rara eccezione, il passato, specie quello più passato, non è affatto “in”, anzi. La gente, (dis)educata da oltre trent’anni di insulsa tv commerciale e di giornalismo votato all’omologazione invece che all’informazione, da un pezzo ha finito per detestare ogni fonte di autentico apprendimento e di crescita spirituale, provando interesse ormai solo per le istruzioni del cellulare e dell’i.pod, per il fitness o per quant’altro favorisca il suo nevrotico cupio dissolvi, favorito oltre tutto da una crisi economica che decapita ogni autentico interesse, oltre che per ciò che fu, anche per ciò che potrà essere. La lotta all’analfabetismo e la crescita culturale sono miti e batatglie d’altri tempi, antica robaccia, buona per i pochi amanuensi che ancora ci si dedicano.
In qualche anfratto isolato, in questa notte scura, per quanto appena iniziata. Nondimeno denaro e potere speculano anche su questo disastro e continuano ad ammannire alla gente il suo bravo pastone di nulla.
25 novembre 2013 a 2:38 PM
Marcello
Mi chiedevo quando sarebbero arrivate le truppe cammellate di supporto.
Per ora è arrivato il cammello…
25 novembre 2013 a 7:06 PM
Top Ganz
Ahahahà. Imbecille, io non ho la minima idea di chi sia Beppe, ma se tu sei solito associare al sottoscritto ogni tizio che scriva cose minimamente sensate, bè, non posso che darti la mia benedizione: vai caro, continua così e mi incrocerai spesso, cosa che, non so a me, ma a te non potrà che giovare.
25 novembre 2013 a 7:21 PM
Marcello
Non conoscerai Beppe, ma peppe (AKA Thorgen) lo conosci bene.
Per l’associare te alla scrittura di cose anche minimamente sensate (e non è certo questo il caso) mi scappa da ridere…
25 novembre 2013 a 10:57 PM
red. cac.
Riconosciamo però che “scrivere minimamente cose sensate” è un abile guizzo retorico. E’ un grande, il Topo, da nove anni lo sappiamo.
25 novembre 2013 a 11:01 PM
red. cac.
p.s. per il sig. Marcello: ignorare i reggicoda è un’opera di carità più meritoria che consolare gli afflitti.
25 novembre 2013 a 11:00 PM
red. cac.
E ride. Ora s’è capito perché gli piace tanto citare il Pasquale di Totò.
25 novembre 2013 a 5:44 PM
Thorgen
Caro sig. Marcello, la devo ringraziare di cuore, lei è deliziosamente esilarante. Dopo aver letto che lei pensa che io e peppe siamo la stessa persona, e insistendo nell’errore nonostante gli avvertimenti di quest’ultimo, la mia umile magione si è riempita di risate omeriche: lei così ha infatti compiutamente rispettato le tre regole auree della fessaggine, scolpite sullo stipite del cesso topgonzico. Chi conosce il mio modus operandi sa infatti che: 1) io mi firmo sempre col mio nick, e: 2) che il titolare di questo blog tiene sempre i miei commenti in moderazione prima di approvarli, ammesso che lo faccia.
Tanto più che il suddetto titolare di codesto blog, oggi impossibilitato a intervenire, ha avvertito i commentatori di non poter “autorizzare in tempo reale i commenti di personaggi in black list”: tra i quali, appunto, il sottoscritto.
Aggiungo che lei oggi si è superato: ha ammesso di essere un fesso adducendo come ragione proprio ciò che suo malgrado l’ha fatta apparire come tale, convinto com’era di star parlando con me: standing ovation, sig. Marcello.
PS: un grazie di cuore anche a peppe, per aver innescato nel sig. Marcello la reazione che tanto ci ha deliziato.
25 novembre 2013 a 7:35 PM
peppe, non beppe
mi scuso con il signor thorgen, al quale sono state arbitrariamente attribuite parole non sue, anche se, a quel che sembra, affini a quelle espresse dal suddetto in altre occasioni. alla luce di tali analogie ed anche dei commenti di: top ganz, manfredi beruschi e del titolare di questo blog, del 24 novembre 2013 a 10:59 AM, questa vicenda sembra sempre di più assomigliare alla storiella del tizio che va in autostrada contromano…
25 novembre 2013 a 9:17 PM
Top Ganz
Di meglio (e anche di più divertente) non si poteva dire, caro Peppe (mi aveva tratto in inganno il Beppe con cui l’ha chiamata il titolare nel post, notoriamente nordico). La accogliamo seduta stante nel Circolo dei Marciatori-a-man-dritta. Lo so, non è molto in assoluto, ma in certi ambiti lo è, eccome. Si sa, in terra caecorum orbus rex. E in questo senso di ciechi lei ne ha beccato uno che manco le talpe: mai a scrivere qualcosa di sensato in sua presenza. Il sorcio subito prende ad annusare l’aria, fiutando pretesi odori di Thorgen o del sottoscritto. Porello, Marcello…
26 novembre 2013 a 2:49 AM
Marcello
Comunicazione di servizio per Marcoz.
Ho scritto di aver finito e, nonostante mi prudano le dita non vado oltre.
Credo che le mie quotazioni per la classifica del 2013 siano già sufficienti per un’altro primo posto.
Purtroppo non riuscirò invece a scalzarti come vile fiancheggiatore…
26 novembre 2013 a 11:14 AM
Top Ganz
Ecco, bravo: piglia, incarta e porta a casa il tuo prurito alle …aehm … dita.
26 novembre 2013 a 7:56 PM
giovannifrancescosagredo
Le sanno tutte, le sanno… Non c’e’ scampo per nessuno. E se non hanno l’ultima….. beh, cazzi vostri.