Se vi capita di leggere le dichiarazioni di Balotelli, fresche di eliminazione dal Mondiale, abbiate pazienza e non sparate – come si suol dire – sulla croce rossa. Questo ragazzo non avrebbe la minima idea delle implicazioni delle sue parole nemmeno in momenti di serenità, figuriamoci nella situazione emotiva in cui si trova adesso.
STO LEGGENDO
LINFA CHE SCORRE
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E SI SAPPIA CHE
HANNO DETTO
«Nessuno merita d'esser lodato per la sua bontà se non abbia la forza d'essere cattivo: ogni altra bontà non è il più delle volte che una pigrizia o un'impotenza della volontà.»
(François de La Rochefoucauld)
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«Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che vivere... nella vita non c'è una trama.»
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«Quando una persona soffre di un'illusione parliamo di pazzia, ma quando ciò accade a molte persone parliamo di religione.»
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«È un errore capitale teorizzare prima di avere i dati. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, invece di adattare le teorie ai fatti.»
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«Quando vedo Marilyn Manson mi sento così carogna che ho il pensiero di andare a costituirmi.»
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69 commenti
Comments feed for this article
25 giugno 2014 a 4:19 PM
Gians
Il problema italiano è che per non apparire profondamente razzisti, nella nazionale calcio faremo giocare anche Cita di Tarzan.E ho detto tutto.
25 giugno 2014 a 5:00 PM
marcoz
Bentrovato, Gians.
Non posso certo biasimare i selezionatori: figurati che io, con questo post, non volendo passare per razzista, ho suggerito prudenza nei confronti del Balotelli, anziché incitare a mandarlo a cagare.
25 giugno 2014 a 6:26 PM
ìnternet
Vabbè, che può aver detto il calciatore; io non l’ho sentito, ma secondo me avrà detto così:
“no, è che quando, che poi, io non ho niente contro vidaleppi, il mister ha detto che, io mi va bene, abbiamo giocato, dopo al trentesimo, quelle sono le scelte, mi dispiace ma sono sereno, voi scrivete il pallone, ciao”.
E sarà rimontato in Ferrari.
E’ più o meno quello che dico anch’io, sul lavoro, di questi tempi, e poi rimonto in bici pensand’al PIL. Mica è necessario essere Balotelli per star fuori di testa, oggi, eh.
25 giugno 2014 a 6:39 PM
marcoz
Le uscite di testa non sono tutte uguali, anche perché c’è chi non ci è mai stato, dentro.
Comunque, ecco il testo del giovine. Si renderà conto che, almeno nella forma, lei non è andato troppo lontano, caro Internet.
«Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano . L ho voluto fortemente perché sono nato in ITALIA e ho sempre vissuto in ITALIA. Ci tenevo fortemente a questo mondiale e sono triste arrabbiato deluso con me stesso . Si magari potevo fare gol con la costa rica avete ragione ma poi? Poi qual’è il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare a me solo questa volta perché Mario Balotelli ha dato tutto per la nazionale e non ha sbagliato niente.( a livello caratteriale) quindi cercate un’altra scusa perché Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta. Fiero di aver dato tutto per il Suo paese. O forse, come dite voi, non sono Italiano. Gli africani non scaricherebbero mai un loro ” fratello” . MAI. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. VERGOGNA non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più. VERGOGNOSE SONO QUESTE COSE. Italiani veri! Vero?»
26 giugno 2014 a 7:44 AM
ìnternet
Be’, tutto sommato ha ragione. Solo non si rende conto che un discorso sui massimi sistemi si fa all’ONU, mica a chi gioca su un prato.
27 giugno 2014 a 11:26 AM
Top Ganz
E soprattutto se si riesce ad articolare con le parole qualcosa di minimamente sensato. Dici che tutto sommato ha ragione? Bè, io sono sincero: non c’ho capito un cazzo.
Ad ogni modo io non ce l’ho nemmeno con Balotelli, quanto con chi (RAI, MEDIASET, radio, giornalisti perdigiorno, opinionisti e vari disertori di vanga) ha interessatamente mai perso occasione di dipingerlo come un comprovato fenomeno (al livello di uno come Messi, per capirci) solo per i contratti pubblicitari che si porta addosso:
1) senza che il bamboccio abbia mai dimostrato di valere veramente qualcosa come atleta;
2) dopo che lo stesso viene anzi da campionati deprimenti, in cui ha fatto incazzare santi, beati, i guardiani e i magazzinieri di Milanello, oltre ad allenatori, dirigenti e compagni di squadra che lo considerano grosso mono alla stregua d’un lebbroso (io l’ho visto qui a Roma, uscire sostituito dal campo mentre Seedorf stringeva i pugni per non riempirlo di cazzotti).
Per intenderci, guardate anche Del Piero (per altro equilibratissima e stimabilissima persona), che in Nazionale ce l’anno tenuto una vita, nel ’98 anche col gesso, senza che combinasse mai una ceppa, a parte i contratti miliardari firmati in combutta con la cricca che ce lo voleva. Lui oggi sportivamente è praticamente uno zombie e fra un po’ sarà nonno, ma ancora in TV fa strame dei nostri coglioni con addosso ancora la maglia della Nazionale.
30 giugno 2014 a 6:04 PM
giovannifrancescosagredo
Seeee, Hutu e Tutsi sono veri fratelli amorosi.
27 giugno 2014 a 2:10 PM
giovanni
“È un ragazzo”: lo sarà fino a cinquanta/sessant’anni per passare alla vecchiaia e successivo decesso saltando l’inutile fase intermedia.
@Banditore: è vero il contrario, è un fenomeno politico non sportivo quel ragazzo lì.
Ha la media realizzativa di un mediano e calcia pure i rigori, nulla giustifica l’importanza che gli viene data se non il colore, ma io sono daltonico.
27 giugno 2014 a 5:26 PM
ìnternet
Quanto al capire quello che dice un calciatore, nemmeno io ci capisco niente e sono anche d’accordo sul fatto che la colpa di ciò non sia tanto dell'”atleta”, quanto lo è di giornali e tivvù che ci tirano i circenses come le noccioline alle scimmie.
Detto questo, è vero che lo scuro Balotelli sia coglionato da tanti (tanti tifosi) perché è scuro e molti suoi isocolorati patiscono i lazzi ed i lanci di banane senza che i responsabili di questi gesti vengano bastonati sulla pubblica piazza, come secondo me (contrario alla pena di morte) sarebbe ottima cosa e giusta. Balotelli ne fa una questione di colore? Arriva, come spesso gli capita, solo secondo: i primi sono altri.
E poi (porco qui porco lì) ma in campo erano undici. No, dico: undici. Tutte appendici del buon selvaggio, o pedatanti responsabili anche loro? Vogliam dare qualche calcio negli stinchi anche a Meazza, Sivori, Fanfulla, Pedrazzini e Andromeda (se ne ho sbagliato qualcuno, perdonate: non ho mai finito l’album) o scanniamo sul pietrone il colorato solo?
Io, per me, comunque, non farei nel male a nessuno di quelli; una volta portatogli lo stipendio a livello civile e impostagli scuola dell’obbligo (e magari, la cravatta), per ciò che mi riguarda possono continuare a sbagliar la rete tutta la vita, e ciò per due motivi principali: il primo, perché mi diverto esclusivamente quando gioco anch’io, il secondo, perché – checché ne dica renzi, o chi per lui, il PIL e da mo’ che non si muove da centro campo molto peggio di Balotelli, e siamo sotto quattro a zero e già ai recuperi.
Pardon, nel tempo che scrivevo c’è stato un aggiornamento: siamo sotto di cinque a zero. Gol.
27 giugno 2014 a 8:36 PM
Top Ganz
Internet, viene scannato lui perché lui, quella gente che diciamo, ce l’ha dipinto interessatamente come un semidio e lui è stato al gioco perché non era meno interessato alla, visto che i media gli fruttano milioni. Non puoi pretendere di macinare i coglioni alla gente su tutti i giornali e le TV e poi, quando si scopre che eri una mezza sega come gli altri, pretendere di avere solo la tua porzioncina d’ordinanza di vaffa. Per quanto in voga, a me questo pare un singolarissimo concetto di equità.
Volendome allargà, direi che esso rappresenta una piaga sociale oggi particolarmente attiva. In effetti, da alcuni anni in particolare, accade che domini di volta in volta un pallone gonfiato – Balotelli come Monti, Montezemolo, Letta, Renzi, ecc. – che galleggia supponente nell’aria e ci sovrasta e a cui i media a libro paga attribuiscono, senza facoltà di replica, doti e capacità taumaturgiche ignote a noi comuni mortali. Ci fanno credere l’inverosimile, ma poi si scopre puntualmente che trattavasi di mezza tacca che provava a coglionarci ben bene e che ci lascia peggio di prima. Il pallone gonfiato viene travolto e paga il prezzo (mai troppo salato) della sua frode, ma non c’è mai nessun pennivendolo col culo incollato alla sua poltrona che poi alla TV, oltre a gridare vaffa al malcapitato di turno, riconosca che forse si era sbagliato anche lui a decantarcelo e a leccargli il culo a nostre spese. E che magari tolga il disturbo, non necessariamente sua sponte.
27 giugno 2014 a 8:56 PM
giovanni
Le chiacchiere sulle colpe di questo o quello mi interessano veramente poco, mi riferivo alle “ragioni” del Ragazzo che, invece, ritengo abbia avuto dei vantaggi dal clima politico italiano
Questo è un Paese con dei razzisti non un paese razzista come si dice in alcuni ambiti per sciacallaggio politico.
I razzisti sono la più bassa forma di vita animale, ma non mi riguarda: io sono daltonico.
Serviva un’esempio, una dimostrazione pratica di quanto questa sia una felice repubblica mulitietnica e lui ne ha beneficiato, il classico “non tutto il male viene per nuocere”, un po’ come quando ci siamo concessi un deputato il cui unico merito era essere transessuale, oppure mi viene in mente un ministro che lamentava il grave razzismo di un paese in cui arrivando clandestinamente si può arrivare a fare il ministro.
Ecco solo questo.
30 giugno 2014 a 8:34 AM
ìnternet
Giovanni, mi sfugge la differenza tra “un Paese razzista” ed “un Paese con dei razzisti”; siccome è impossibile essere tutti uguali o fare tutti la stessa cosa, se intendeva che “non tutti gli italiani sono razzisti”, questo va da sé.
Ma abbiamo al Governo (o presso di quello) un partito razzista, sostenuto da altri partiti che quindi dobbiamo considerare fiancheggiatori dei razzisti, e la mentalità comune, per riffa o raffa, tende perlomeno alla diffidenza verso gli stranieri. Verso i norvegesi? No, verso i negri. E – ma perché no – gli ebrei. Anche la Germania degli anni trenta non si poteva considerare un Paese razzista, dato il milione di ariani sterminato nei lager per proteste contro il regime razzista. Noi, protestiamo meno, all’apparenza.
In ogni villaggio c’è lo scemo, e va bene; il problema è quando lo fanno sindaco, non trova? Ecco perché non vedo la differenza.
Un saluto.
30 giugno 2014 a 10:34 AM
Top Ganz
Concordo. Nessun popolo è un popolo di razzisti. Ma solo un cretino dorme sonni tranquilli in base a questa considerazione, perché è un fatto che, da che mondo è mondo, i popoli compiono periodicamente infamie razziste di gravità variabile. Il problema è appunto che i cretini sono sempre in maggioranza e perlopiù non s’accorgono di obbedire ai razzisti.
Quanto a Balotelli, però, resto delle mia idea: lui è un ragazzo cretinetto e viziato e rivendico il mio diritto di giudicarlo tale senza essere tacciato automaticamnete e idiotamente di razzismo. Perché anche Cassano, secondo me, è e rimane un altro cretinetto viziato, senza che la cosa possa stupidamente indendersi come un’accusa razzista nei confronti dei baresi o dei meridionali.
30 giugno 2014 a 6:46 PM
ìnternet
Ha ragione, Top Ganz; sarebbe razzista dire che Balotelli non è imbecille solo perché è più scuro. Una delle cose belle del non essere razzisti, infatti, è che si può dare, in tutta serenità, dell’imbecille a molta più gente. E mica vorremo privarci di questo piacere.
30 giugno 2014 a 7:37 PM
Top Ganz
Per l’appunto.
30 giugno 2014 a 9:04 PM
giovanni
Non vi è alcuna legge che discrimini a causa della razza quindi questo non è un paese razzista. Il resto sono chiacchiere come per il femminicidio, la deriva omofoba e così via: materiale per sciacallaggio politico.
Ah, qual è il partito razzista?
30 giugno 2014 a 11:55 PM
ìnternet
La Lega. E la legge sull’immigrazione che prevede la detenzione di chi non ha commesso crimini, è razzista.
1 luglio 2014 a 10:39 AM
Erasmo
Negli USA, invece, il partito razzista è il Democratico, e, in particolare, razzista è il Presidente.
http://www.arezzoweb.it/2014/usa-stretta-di-obama-su-immigrazione-illegale-chiedera-2-mld-al-congresso-217168.html
1 luglio 2014 a 11:45 AM
giovanni
Il reato è tale a prescindere dalla razza, non possiamo definirlo tale.
1 luglio 2014 a 2:24 PM
ìnternet
Un cittadino extra UE, svizzero, oppure norvegese, arriva nel nostro paese a dorso di cammello biondo. Facciamo una scommessa? Cento a uno che non viene recluso nei CIE “centri di identificazione ed espulsione” previsti dalla Turco-Napolitano (nomen omen).
Questione di feeling, come spiegava una volta Bocca parlando dei bianchi o grigi che pulivano i vetri ai semafori. Perché una cosa è la forma dei formalismi, un’altra la ciccia del praticato; la prima profuma di purezza, la seconda fète di varissime deiezioni.
1 luglio 2014 a 3:04 PM
Erasmo
Quelli di razza caucasica non sarebbero soggetti alle leggi sull’immigrazione?
1 luglio 2014 a 7:08 PM
Top Ganz
Non esistono paesi razzisti di loro natura. Esistono i razzisti, quelli sì, ovunque. Irresponsabili teste di cazzo capaci di contagiare il prossimo e di rendere “razzista” un intero paese (ora questo, ora quello), i cui cittadini, poi, quando le infamie del razzismo divengono di pubblico dominio, dicono puntualmente, mentendo ma anche in buona fede: ma noi non ne sapevamo nulla! Come molti tedeschi dopo la caduta di Berlino, come molti wosp degli stati meridionali USA negli anni ’50. come addirittura i polacchi di Auschwitz e Treblinka.
L’esempio di Internet è poi più che calzante: bastano tasche ben imbottite di soldi a far dimenticare le pulsioni razziste di chiunque. Le quali pulsioni si rianimano puntualmente quando chi viene qui è sporco, brutto e morto di fame (e quindi anche cattivo). Oggi ne è arrivato uno chissà da dove affetto da “vaiolo delle scimmie”. Bleah, che schifo! Pussa via affanculo al tuo paese di merda!
3 luglio 2014 a 12:40 AM
giovannifrancescosagredo
Come risolverebbe topganz il problema dell’immigrazione in un paese con densità di 77 persone/km2, prevalentemente montuoso, con una disoccupazione del 20% e un PIL in stato comatoso (non ci sono soldi)?
Perchè e’ facile dire che questo non va bene e quello fa schifo e quell’altro e’ un razzista ma bisogna trovare un modo per uscirne senza danneggiare i cittadini. Sentiamo, sono curioso di proposte.
3 luglio 2014 a 10:04 AM
Top Ganz
@ GFS
O bella! E se di ricette e soluzioni non ne esistesse manco una? Anzi, sì, mettiamola proprio così. Del resto, caro GFS, perché io solo dovrei sentire il dovere di trovare soluzioni a petto di chi nemmeno ci prova e i barconi di migranti – sai che soluzione! – li bombarderebbe tout court.
Non ci sono soluzioni, dicevo, e allora? Li ammazziamo tutti? E’ questa la soluzione geniale di quelli che non fanno chiacchiere inutili? Gli organizziamo contro una guerra di sterminio? Ma quelli sono o non sono essere umani? Il fatto che noi siamo “cittadini” di questa merda di paese ci rende “più uguali” anche sul piano dei diritti naturali? E loro possono quindi tranquillamente andare a tutti a morire ammazzati/affogati/affamati, lasciandoci a parlare di Balotelli in tutta serenità? E dove starebbe la pretesa superiorità civile e culturale dell’Occidente? Che cazzo ci stiamo a fare al mondo noi occidentali? Ad ingrassare come porci e a farci selfie da mettere su Facebook? E se domani dovesse accadere a noi? Accetteremo senza fiatare o batter ciglio un siffatto discrimine solo perché oggi, a parte invertite, ci pesa troppo il culo per porre in atto ciò che proprio la nostra storia e la nostra civiltà ci impongono, ossia la ricerca di una soluzione rispettosa dei diritti naturali di tutti (loro compresi, non solo dei “cittadini”) per quanto difficoltosa e costosa sia questa strada?
Sentiamo, lo dico io sentiamo. Sono io curioso di proposte lo dico io.
3 luglio 2014 a 10:24 AM
giovannifrancescosagredo
Quindi il “razzisti, merde etc etc” è solo uno sfogo fine a se stesso, ok. La mia opinione, se ti interessa, è che dobbiamo comportarci come si comportarono gli alleati con l’Europa nel ’44: armare la resistenza, sbarcare ed invadere. Non vedo contraddizioni coi nostri principi che non mi pare siano cambiati in modo sostanziale dai tempi della resistenza: chiedere all’ANPI e a quel che resta della greatest generation (che se non sbaglio usciva da una crisi epocale). Per questo sarebbe stato più’ utile non smantellare la leva in modo così affrettato quanto trasformarla (magari con un disarmo sostanziale) in un sistema di integrazione sociale anche per gli immigrati. Ma é solo un’opinione.
3 luglio 2014 a 10:39 AM
marcoz
“Quindi il “razzisti, merde etc etc” è solo uno sfogo fine a se stesso, ok.”
Sì, GFS, è tutta una questione di retorica. Si sa benissimo, infatti, che l’empatia umana e le ragioni di giustizia, diritti, ecc. funzionano finché le condizioni ce lo permettono, e fanno un gran bagno quando no.
Basti pensare alla scialuppa di salvataggio che affonderebbe facendo salire a bordo un’altro naufrago, il quale viene sacrificato suo malgrado dalla “collettività” degli occupanti, con grande fanculizzazione del suo “diritto” a essere salvato.
Soltanto che, a differenza della scialuppa, sul cui stato di pericolo imminente si può ragionevolmente concordare con una certa sicurezza, valutare quale sia il punto di non ritorno di una società strutturata e complessa è decisamente più difficile. E più difficile prendere decisioni che non siano solo, con margini più o meno ampi, cautelative.
3 luglio 2014 a 11:19 AM
Top Ganz
@ GFS
“La mia opinione, se ti interessa, è che dobbiamo comportarci come si comportarono gli alleati con l’Europa nel ’44: armare la resistenza, sbarcare ed invadere.”.
La tua opinione mi interessa, se no non starei a discutere (e spero perciò che la cosa sia reciproca). Non solo, la condivido al 100% se riferita agli Alleati del ’44. Ma – perdonami – non afferro esattamente in cosa si dovrebbe tradurre quella ricetta ai giorni nostri e nei riguardi di maree di morti di fame colle quali non mi risulta siamo in guerra.
Non risulta a me, ma fosse questa è invece la tua opinione, cioè che dovremmo comportarci coi i migranti da ogni parte della Terra alla stregua di quanto fecero gli Alleati col blocco nazi-fascista. Be’ se davvero la pensassi così, non sei il primo cui sia venuta questa idea, ma ti informo che le guerre di quel tipo lì il più forte, o meglio chi si credeva tale, ha sempre puntualmente finito per perderle tutte, a cominciare dagli Egizi, passando per l’Impero Romano su su fino al Sudafrica (i neri che oggi lo popolano e lo governano democraticamente in larghissima maggioranza sono venuti da fuori in tempi relativamente ristretti e recenti).
@ Marcoz
Tu pensi che l’Italia di oggi sia metaforicamente equivalente ad una scialuppa che affonderebbe con l’arrivo a bordo di un solo altro uomo? E a cosa potremo paragonare invece i paesi da cui arrivano i disperati di Lampedusa e dintorni?
La verità è che noi giudichiamo miopemente in base alle nostre viziatissime abitudini di vita, alle questioncelle politicistiche ed economicistiche che ci affliggono, mentre nell’oceano del mondo le onde sono ben più alte e violente e non si placano prima che l’atmosfera non abbia raggiunto una situazione di stabilità dei fattori che la governano in modo a dir poco brutale. Perché per i popoli e per le società umane vale la stessa cosa: è una questione di osmosi, di entropia, di equilibrio dinamico delle condizioni di vita, se non di sopravvivenza, che governano perennemente i fattori umani, e gli effetti della “meteorologia” umana non li fermano neanche le bombe atomiche. O forse solo quelle, nel senso che solo quelle sarebbero in grado di estinguerci totalmente e di rimuovere radicalmente il problema una volta per tutte. E magari è proprio questo che vogliamo.
3 luglio 2014 a 11:27 AM
marcoz
” E a cosa potremo paragonare invece i paesi da cui arrivano i disperati di Lampedusa e dintorni?”
A parte il fatto che la mia chiusa dovrebbe suggerire che non intendevo dare un giudizio tagliato con l’accetta (“E più difficile prendere decisioni che non siano solo, con margini più o meno ampi, cautelative.”), tu hai forse un’idea precisa di quanto impoverimento ci possiamo permettere prima di arrivare a una situazione insostenibile, che ci livelli ai paesi da cui alcuni stanno scappando?
3 luglio 2014 a 11:52 AM
Top Ganz
@ Marcoz
Obiezione corretta. No, non ho idea di quando raggiungeremo quel limite. Ma se io, te e tutti noi dobbiamo essere seri e sinceri, se ammettiamo che i suv di Marchionne non sono esattamente uno strumento indispensabile di sopravvivenza, dobbiamo anche riconoscere che sicuramente non l’abbiamo raggiunto e che siamo ancora ben lontani dal raggiungerlo. Solo le ruberie di Galan in un colpo solo risolleverebbero a livelli civili il tenore di vita del Burundi.
3 luglio 2014 a 11:56 AM
Top Ganz
PS @ Marcoz
leggo solo ora che in Burundi hanno un reddito pro capite di 282 $, contro i nostri 33.115. Bè, per rispondere appena appena più precisamente alla tua domanda, direi che dovremo attendere un pochino.
3 luglio 2014 a 12:00 PM
marcoz
È un paragone improponibile, quello che porti. E per quanto riguarda le ruberie, stai confondendo questioni di legalità con quelle delle dinamiche del c.d. mercato.
Adesso mi stanno col fiato sul collo (lavoro) e, se nessuno nel frattempo mi toglie le parole dalla tastiera, replico in giornata.
3 luglio 2014 a 12:13 PM
Top Ganz
No, non volevo tirar in ballo la questione della moralità in politica. Non c’entra proprio nulla. Era piuttosto per dire che nel Bel Paese, pur nella crisi economica peggiore della sua storia, possiamo permetterci lussi come quello di foraggiare Galan con un milione l’anno, per citare solo Galan, cifra che sfamerebbe l’intero Burundi per mesi e alla fine ci scapperebbe anche la pastarella, il caffè e magari una sigaretta.
D’altronde loro, i migranti, lo sanno bene quali sono i paesi più o meno ricchi d’Occidente. Sono uomini e quindi intelligenti abbastanza per rendersene conto. Da noi infatti ne restano solo alcuni delle folle che arrivano nei nostri CIE, gli altri se ne vanno in Nord-Europa, dove c’è più lavoro e più svanzica.
3 luglio 2014 a 12:21 PM
marcoz
(al volo)
TG, qui si tratta di capire quale sistema (sempre imperfetto, comunque, perché c’è l’uomo di mezzo) sia quello che offre la possibilità una esistenza dignitosa per il maggior numero di persone, senza collassare su se stesso causando molti più danni di quanti se ne ricaverebbero se non lo si adottasse.
3 luglio 2014 a 12:37 PM
Top Ganz
Nulla da obiettare su questo, siamo perfettamente d’accordo. Io ce l’ho proprio con chi la fa facile.
3 luglio 2014 a 1:02 PM
marcoz
A prescindere da quello che c’è scritto qua sopra (ho letto al fulmicotone e potrebbe essermi sfuggito qualcosa) chi la fa facile è proprio chi si culla sull’entusiasmo della “bontà”, dell'”accoglienza”. Le persone minimamente consapevoli cercano sempre di prevedere le conseguenze delle proprie decisioni (per quanto umanamente concesso), però alcuni sembrano dimenticare che non basta farlo con le azioni per qualche motivo palesemente nocive (sai che sforzo, direi), ma soprattutto con quelle che ci appaiono istintivamente buone.
3 luglio 2014 a 8:19 PM
Top Ganz
Marcoz, impara una buona volta a discutere. Non sempre chi hai davanti sostiene l’estremismo con cui ce l’hai tu. Io non ho mai parlato di “entusiasmo della bontà e dell’accoglienza” e non ho mai pensato che quelli siano gli unici ingredienti, il toccasana per affrontare il problema, che invece è complesso e cazzuto. Per quanto si tratti sempre della solita questione che il mondo evoluto si ritrova ciclicamente fra i piedi, nessuno ha mai trovato un rimedio certo e ottimale. Ma molto dipende anche dalla nostra endemica e mai colmabile carenza di memoria.
Ad ogni modo ribadisco che la scorciatoia più corta di tutte, e anche la più stronza e pretenziosa, sia la strada del razzismo, tipica reazione isterica di chi si ritrovi di fronte a problemi enormi, problemi che gli altri – mai l’isterico razzista – devono sentirsi in dovere di risolvere. Se no lui si incazza e mette mano al cappuccio e al cappio.
La scorciatoia del buonismo sempre e comunque è un’altra forma di irresponsabilità, certo, ma pur sempre assai meno isterica e pericolosa.
3 luglio 2014 a 8:52 PM
marcoz
“Io non ho mai parlato di”
Avevo appunto cautelativamente premesso di aver letto velocemente (cioè saltellando qua e là), e che comunque le mie considerazioni erano a prescindere da quanto fosse stato scritto in precedenza.
Respinto il rimprovero per cui non saprei discutere, quindi (poi magari sarà pure vero, che non so discutere, ma la ragione qui esposta è fuori luogo).
Sono sostanzialmente d’accordo sul senso generale del secondo paragrafo.
4 luglio 2014 a 9:02 AM
ìnternet
Ammettiamo, per fare un esempio realistico, che io non abbia di che pagare i miei conti; arriva un mendicante e mi chiede aiuto. Io:
a) lo accolgo con abbracci e pacche sulle spalle, saltando qua e là di gioia sulle macerie di quella che fu casa mia, dopodiché lo invito a pranzo ed insieme facciamo finta di mangiare sui piatti vuoti, come Charlot che infatti faceva il barbone.
b) gli mostro sconsolatamente le tasche vuote e gli chiedo informazioni sui sottoponti poco affollati, poi lo abbandono al suo destino di degrado mirando il mio futuro prevedibile.
c) lo invado – no, pardon – lo piglio a calci nel basso ventre, poi lo lego e lo butto in cantina indi lo decapito ed espongo la tua testa su una picca all’ingresso di casa “così non ne vengono altri”.
Quello che volevo sottolineare è che tutto può essere un programma politico e trovare sostenitori, dunque vi chiedo il voto: se rènzi dice di saper fare una cosa per volta moolto rapidamente, io dico di poter fare tutte quelle cose insieme, a partire da adesso. Con un programma così e qualche milione di camicie arlecchino, potrei diventare imperatore.
4 luglio 2014 a 9:45 AM
marcoz
Scusi, Internet, leggendo il suo esempio, ho all’improvviso scoperto di non aver avuto chiaro fino ad oggi il significato di “realistico”.
4 luglio 2014 a 10:01 AM
Top Ganz
@ Marcoz & Interent
OK, OK. Del resto, il fatto che siamo d’accordo almeno sull’approccio generale al problema ormai era acquisito. Ma non te la prendere così, anche perché il frainteso ero più io di te.
Ad ogni modo la metafora (neanche tanto tale) di Internet è molto opportuna e chiarificatrice, perché anche riconoscendo unanimemente il fatto che un altro uomo farà affondare la scialuppa (per ricondurre la metafora di Internet a quella di Marcoz) noi troveremo sempre una gamma più o meno ampia di soluzioni al problema se caricare o meno il naufrago, e ci saranno sempre gruppi variegati di uomini disposti a sostenere l’una oppure l’altra soluzione, a seconda dei loro interessi, della loro cultura, della loro santità, dei loro scrupoli, ecc..
Il più stronzo di tutti, per dirla con Proietti, è comunque quello che sceglie la soluzione c, ovviamente. Ma non tanto perché è un violento e un egoista, quanto perché di solito sente il bisogno di contrabbandare la sua scelta come etica. Lo sterminio di ebrei, zingari e omosessuali per i nazisti era innanzitutto una necessità etica.
28 giugno 2014 a 8:37 AM
giambastasemprequa
O tenero ed ingenuo Marcozzino..
Ma il tutto viene fuori dopo incontri tra giornalisti sportivi e calciatori,
tutta gente che va a pranzo a cena e in vacanza insieme
(Buffon la D’Amico se la scopa addirittura…).
Dopo l’eliminazione dell’Italia c’era da risolvere un problema:
“Se l’Italia è uscita de che cazzo parliamo
in tutte le trasmissioni tivvi sui mondiali
pe’ rimedia un pò de coglioni come audience ?”
Di l’ l’input a Buffon e De Rossi, che attaccano Balotelli…
Di lì Balotelli che risponne..
Pe’ na settimana parlano de quello…
Nasce da l’ il caso Balotelli.
Naturalmente non è che Buffon, De Rossi e Balotelli
fanno tutto cià a gratis…
28 giugno 2014 a 8:42 AM
marcoz
Grazie di avermi illuminato, Giambaegregio. Lunedì mattina avrò modo di aggiornare le persone con cui collaboro periodicamente dei nuovi progressi nel loro settore: il marketing.
3 luglio 2014 a 10:06 PM
S.
toh, un esemplare umano, che per distogliersi da una discussione dice che è in partenza per la vacanza…e risponde sul blog “da lavoro” esempio di ” fai come dico ma non non fare come faccio” o “predica bene e razzola male”
lei si che è coerente.
3 luglio 2014 a 10:25 PM
marcoz
Sig.ra S., a me pareva che fosse lei a non essere interessata a una discussione costruttiva (ma forse ho inteso male*).
Comunque, anche se non mi sento certo tenuto a dare spiegazioni, le fornirò alcune informazioni illuminanti.
Quando le ho detto di essere “in procinto di partire per le vacanze”, stavo affermando il vero (infatti, domenica mi recherò al luogo prescelto); tuttavia, a causa del lavoro che faccio, ogni volta i giorni alla vigilia del periodo di svago diventano particolarmente intensi (infatti, sto lavorando pure ora e credo che ne avrò almeno fino alle due di stanotte) e mi costringono a sfrondare gli impegni di… cazzeggio. Il criterio di priorità che seguo nel fare questo, se non sono obbligato dalle circostanze a un taglio radicale, glielo lascio immaginare.
*se desidera, potrebbe riprendere il discorso qui, incominciando a spiegare nel dettaglio quale parte della mia stringatissima sintesi storica è “poco veritiera”.
4 luglio 2014 a 10:07 AM
S.
era giusto per rimarcare che nessuno è senza peccato :)
nessun discorso, vedo che è già bello che preso…stia bene
4 luglio 2014 a 10:18 AM
marcoz
No, dai, le mamme sono senza peccato, almeno loro.
4 luglio 2014 a 10:28 AM
S.
LEI crede?? fa parte della categoria maschile” tutte puttane, tranne la mamma e la sorella?” non ho menzionato la moglie perché quello è un concetto fluttuante
4 luglio 2014 a 10:31 AM
marcoz
” tutte puttane, tranne la mamma e la sorella?”
Mi sembra una proposizione ovvia.
4 luglio 2014 a 10:43 AM
S.
sono d’accordo, come tutti gli uomini sono maniaci, assassini e pedofili, tranne il papà e il fratello :)
4 luglio 2014 a 10:46 AM
marcoz
Esatto, sig.ra S.
Ma desidererei che lei smettesse di contaminarmi il blog con gli (o le) emoticon.
4 luglio 2014 a 10:51 AM
S.
ha ragione, troppo giovanile, nel suo sobrio blog.
4 luglio 2014 a 1:04 PM
ìnternet
Replico all’amico Marcoz dicendo che io non invento niente: io copio. Mutando il mutevole, quel programma è stato attuato innumeri volte (si pensi a tutte le dittatorielle domestiche o estere od alle rodomontate dei banfoni vari, ultimo, il Benigni che non fa ridere pure se dice lo stesso genere di parabole). Altroché se è realistico, il programma. Forse sono gli elettori, ad esserlo meno.
Top Ganz, a mio parere, evidenzia un aspetto importante: il bisogno di “etica” come ragione per agire. I medici nazisti operavano nello sterminio degli ebrei reputando gli ebrei la “malattia”. Detta così, avevano ragione loro: da bravi medici, ammazzavano la malattia.
Nessuno dirà mai: “agisco così perché sono uno stronzo”, tutti diranno: “agisco così perché è giusto”; solo Vallanzasca mi pare che dica qualcosa come “sì, sono un bandito”, ma a far come lui si piglia l’ergastolo, mica un ministero. Perciò, bombardare i barconi dei migranti com’è? Giusto, etico? C’è anche una altra opzione, in casi come questi, un jolly: è “inevitabile”, che significa: “me ne dolgo anch’io, vedete quanto sono buono, ma purtroppo non posso farne a meno. Bang”.
Mille modi per dire “ti amo”, come ricorda sempre il berlusconi.
4 luglio 2014 a 2:23 PM
Top Ganz
“Nessuno dira’ mai ‘agisco cosi perche’ sono uno stronzo'”.
Confesso di aver riso da solo un paio di minuti.
5 luglio 2014 a 7:59 AM
marcoz
Caro Internet, non c’è bisogno di inventarsi qualcosa per risultare irrealistici, è sufficiente tenere conto solo di una parte della realtà. Il programma che dice lei – che in qualità di particolare specifico è altroché realistico, come lo sono i cadaveri – è solo un tassello di una realtà più grande che va considerata tutta. La mia impressione, che pare essere corroborata da quanto lei poi scrive a TopGanz, è che lei fosse interessato col suo commento a dimostrare quanto noi (occidentali?, bianchi? figli della società dell’opulenza?) siamo stronzi, più che a prendere in cosiderazione i miei commenti di ben più ampio respiro. La cosa mi ha un po’, devo dirlo, disturbato, e la mancanza di tempo mi ha fatto passare immediatamente alla frecciatina ironica, senza ulteriori indagini.
Aggiungo che posso certamente sbagliarmi sulle sue intenzioni; se l’ho fatto, me ne scuso anticipatamente.
[Nota a margine (che vuole solo prendere in considerazione un altro pezzo di realtà e non costituire un’attenuante per chicchessia).
Che esistano gli stronzi, non ci piove (io ne conosco benissimo uno in particolare). Tuttavia non si dovrebbe dimenticare che la vita, in fondo, è una questione di culo, e che se le parti fossero invertite – cioè se fossero gli eruopei, gli “occidentali” a cercare asilo in Africa – la stronzaggine non sparirebbe di colpo.]
(forse riesco a buttare giù un altro paio di commenti, in giornata, prima di staccare del tutto, ma non prometto niente)
5 luglio 2014 a 7:57 PM
ìnternet
Santo cielo, no
5 luglio 2014 a 8:29 PM
ìnternet
(Malfunzionamento del coso qui)
Santo cielo, no, dicevo: volevo essere meno banale di uno che dicesse: “i bianchi sono stronzi”. Invece sostenevo che “gli stronzi han carta bianca”, cosa che trovo degna di riflessione.
Se infatti siamo pronti a ritenere ogni blateramento politico un programma ( perché, siamo pronti a questo? – beh, come dire: sì) allora possiamo ben credere che il problema dell’immigrazione si risolva in uno scontro tra l’accoglienza (il bene) ed il bombardamento (il male) piuttosto che – esempio – un problema di economia dei diritti; esiste un PIL dei diritti, direttamente legato al PIL finanziario, che non ci consente una distribuzione equa dei diritti così come non consente un arricchimento globale.
Ci sta bene? E se no, come intervenire? Stasera non ho tempo di cambiare il Mondo perché sto costruendo Eva, vedremo domani. Ad ogni modo non è affatto, io credo, un semplice problema di stronzaggine: è un banale problema di conti della serva. Ed anche le migliori intenzioni, di fronte al bilancio dare-avere, si colorano a tinte fosche. E allora gli stronzi? Essi aiutano: sono il nostro braccio secolare, grazie a loro, la moralità è salva.
7 luglio 2014 a 11:09 AM
Top Ganz
Gli stronzi, sì. Come quello stronzo di Adamo, che ti ha detto che, per Eva, gli bastavano due tette e un culo.
7 luglio 2014 a 11:41 AM
Erasmo
Il Topo li avrebbe voluti almeno in numero doppio, e non cessa di rammaricarsi per la remissività di questo suo progenitore.
7 luglio 2014 a 11:58 AM
Top Ganz
Dici bene: mio progenitore. Mica tuo, visto che ancora fatichi parecchio ad opporre il pollice.
7 luglio 2014 a 2:23 PM
Erasmo
Veramente i primati oppongono 4 pollici, como su amigo Train sabe bien y disfruta mejor.
7 luglio 2014 a 4:14 PM
Top Ganz
I primati? Perche’ lei si illude di essere al di sopra dei primati?
8 luglio 2014 a 2:58 PM
ìnternet
Top ganz, Adamo ha chiesto molto, molto di più.
8 luglio 2014 a 3:02 PM
ìnternet
O meglio: ha chiesto molto di più chiedendo appena qualcosa di meno.
8 luglio 2014 a 7:46 PM
Top Ganz
Sì, ma ha dimenticato di appiccicare la marca da bollo.
22 luglio 2014 a 9:45 AM
marcoz
Oramai, l’umanità, a modo suo, non sfugge alla logica del formicaio, e alla piramide del benessere/malessere, in cui il primo rappresenta il vertice e il secondo la base. L’alternativa, se fossimo molti meno ad abitare il pianeta, potrebbe essere una società comunitaria di una manciata di individui – in tribù di trenta o cinquanta – che possono tenersi costantemente e reciprocamente d’occhio. Sperando di non incontrare altre tribù, particolarmente incazzose.
Sul discorso della stronzaggine (ognuno di noi, chi più chi meno, è “stronzo”, e le componenti si proiettano sul gruppo probabilmente in maniera direttamente proporzionale), se ogni risorsa che non serviva per la sopravvivenza fosse stata data a chi invece non aveva il minimo necessario per sopravvivere, a quest’ora saremmo ancora tutti nelle caverne (o, al massimo, sulle palafitte), e non sappiamo ancora bene cosa ci riserva il futuro. Magari la gran parte degli esseri umani si deve sacrificare affinché, fra qualche millennio, i più ricchi ed evoluti tecnologicamente possano abbandonare un pianeta morente con i mezzi necessari.
Tuttavia, pur pensando ciò, non riesco a capire come si possa desiderare di avere uno yacht o un panfilo personale – con tutto ciò che gli sta attorno – che superi i venti metri. Ma io non sono un maschio alpha, e certe cose non le posso comprendere.
22 luglio 2014 a 2:23 PM
ìnternet
Relativista!
22 luglio 2014 a 2:26 PM
marcoz
Non incominciamo ad offendere.
21 luglio 2014 a 5:25 PM
Davide
ot.
Marcoz, questo David Thorne ti piacerà (It’s a design thing. The cat is lost in the negative space):
http://www.27bslash6.com/missy.html
22 luglio 2014 a 9:18 AM
marcoz
Grande. Ottima sintesi del rapporto grafico-cliente.