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E SI SAPPIA CHE




HANNO DETTO
«Nessuno merita d'esser lodato per la sua bontà se non abbia la forza d'essere cattivo: ogni altra bontà non è il più delle volte che una pigrizia o un'impotenza della volontà.»
(François de La Rochefoucauld)
«I'm not insane. My mother had me tested.»
(Sheldon Cooper)
«Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che vivere... nella vita non c'è una trama.»
(Groucho Marx)
«Reality is that which, when you stop believing in it, doesn’t go away.»
(Philip K. Dick)
«Quando una persona soffre di un'illusione parliamo di pazzia, ma quando ciò accade a molte persone parliamo di religione.»
(Robert Pirsig)
«È un errore capitale teorizzare prima di avere i dati. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, invece di adattare le teorie ai fatti.»
(Arthur Conan Doyle)
«La libertà. Chiunque arrivi, fresco fresco, a darne una definizione innovativa è sicurissimamente uno che te lo vuole mettere nel culo.»
(Erasmo)
«Quando vedo Marilyn Manson mi sento così carogna che ho il pensiero di andare a costituirmi.»
(Banditore)
«Ratzinger: "Dio si dà gratis".
Ma si fa pregare.»
(www.spinoza.it)
«Il palcoscenico del mondo è un teatro e sia gli uomini che le donne non sono altro che attori porno.»
(Mr.Ghirlanda)
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22 commenti
Comments feed for this article
11 agosto 2014 a 3:06 PM
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1) perché sono brutti
2) perché vogliono che ci identifichiamo (motivo: dopo Maroni al gay pride, la Lega cerca altri voti con ogni mezzo)
3) perché il cameraman era distratto da una assistente di scena terribilmente gnocca
4) perché sono due attori, sposati e con bimbi che vanno a scuola. Figuratevi i compagni, poi.
5) perché l’importante era l’inquadratura del prodotto, sennò tutti pensano al fattaccio e si perdono il messaggio commerciale.
6) perché siamo borghesi; è come raccontare una barzelletta sconcia abbassando il tono di voce.
11 agosto 2014 a 4:10 PM
marcoz
Tutte risposte plausibili ma pleonastiche, visto che la risposta – e ho la presunzione di pensare che sia quella giusta) – l’ho già data nel titolo.
12 agosto 2014 a 9:57 AM
ricco&spietato
io (estiqatxi mode /on) concordo con internet /4).
aho l’arte è finzione…
12 agosto 2014 a 12:10 PM
ìnternet
Vabbè, ahò, ma dove mettiamo il parere delle minoranze?
12 agosto 2014 a 1:07 PM
marcoz
(signori, vi vengo dietro)
Gli attori potevano chiedere cinque secondi a fine spot, in cui poter ribadire la loro eterosessualità. O no?
Un po’ come fece Oreste Lionello in occasione dell’intervista di Bonolis a Woody Allen (da Lionello doppiato), in cui l’attore/regista/ecc. dichiarò categoricamente di essere ateo e di non credere a una vita dopo la morte. Lionello, che temeva di essere scambiato pure lui per ateo (per via di un supposto transfer di identità tra volto e voce), chiese e ottenne di ridoppiare un passaggio del filmato dove “faceva dire” a Allen che lui, il doppiatore, si dissociava totalmente da certe posizioni espresse nel corso dell’intervista.
Qualcuno se lo ricorda?
12 agosto 2014 a 1:42 PM
ìnternet
Ma via, Marcoz, se l’immagina una pubblicità che s’interrompe per far dire agli attori: “tranquille, Claudia ed Elena, e anche voi, piccoli Totti, Cristianoronàldo e Balotella: ci baciamo per lavoro, noi, non è che siamo diventati ricchioni; a noi ci piace sempre la gnocca, neh!”
Mica tutti lavorano al Bavaglino.
12 agosto 2014 a 1:52 PM
marcoz
Se è per questo, non sarei riuscito neppure a immaginarmi la “precisazione” di Lionello, prima che realtà doppiasse la mia fantasia.
12 agosto 2014 a 6:18 PM
ricco&spietato
(questa me mancava…)
nel profondo passato lionello veniva davvero confuso con allen, almeno da una parte del pubblico – oltretutto gli somigliava pure un pochetto.
immagino che ci rosicasse anche un po’ – anche se essere la sua voce ufficiale e indiscussa gli fruttava dei bei dindi e del bel prestigio.
poi, boh. col padreterno è meglio scherzarci poco, soprattutto in italia (e soprattutto dopo una certa età…).
poi, boh. a me due volte hanno tentato* di “coinvolgermi* in un progetto teatrale”**, in vita mia. e tutte e due le volte a metà “lavoro” veniva fuori che il personaggio mio era ricchione o mezzotale.
ce sarà un messaggio? nun l’ho mai voluto sape’***.
* senza successo. io rifiuto i testi che non mi piacciono, come un qualsiasi gassman – scusate
** coinvolgere nel progetto = impara la parte, fatti il culo con le prove e andiamo in scena, seriamente e disciplinatamente, ubbìe del regista comprese; il tutto gratis, ma magari ci viene a vedere il cugino della moglie del barbiere di giggiproietti, e da cosa nasce cosa…
*** adesso compreso, se qualcuno volesse opinare in merito.
13 agosto 2014 a 7:10 AM
marcoz
Si può intuire benissimo quale fosse la motivazione che ha spinto Lionello ad avanzare una richiesta del genere. Un po’ meno chiara la ragione che ha spinto l’emittente televisiva ad accettarla (a meno che non fosse la stessa di Lionello, solo a un livello più… alto).
Non posso fare illazioni, sui suoi trascorsi teatrali: a differenza di chi le ha proposto certi personaggi, non sono nella posizione per giudicare se lei ha (aveva) il “fisico per il ruolo” o no.
12 agosto 2014 a 12:44 PM
giovanni
Che dice è sufficiente un’autocertificazione?
12 agosto 2014 a 12:45 PM
giovanni
Ops: http://www.ticonsiglio.com/sicilia-tirocini-retribuiti-omosessuali/
13 agosto 2014 a 12:19 PM
S.
la cosa inquietante, e’ che si dovrebbe più indignarsi, del fatto che, dei fondi Europei, denominati Pon, ( di solito dati, per stati/regioni sottosviluppate, per dire…) che troverebbe più alto impiego, per esempio in campo scolastico/universitario o di ricerca scientifica, debbano essere sprecati, per una tale forma di arretratezza mentale, non da paese civilizzato, quale pensiamo di appartenere…e poi di cosa parliamo? 550€ lorde mensili, bruscolini rispetto ai tanti fondi europei
stanziati per cose assolutamente inutili, come lo sarà questo stage,
se non si cambia la testa delle persone.
13 agosto 2014 a 2:53 PM
marcoz
Non è chiaro: 550 euro sono pochi o troppi?
12 agosto 2014 a 1:16 PM
marcoz
Dal timore che, sul posto di lavoro, venga scoperta la propria omosessualità, alla paura che salti fuori l’eterosessualità.
12 agosto 2014 a 3:43 PM
myollnir
E’ ancora più fasulla di Banderas che parla colle galline e fa i biscotti. Ma sarà vero che la pubblicità fa vendere?
13 agosto 2014 a 7:01 AM
marcoz
La pubblicità fa vendere prima di tutto perché la fai, perché è diffusa l’idea che faccia vendere (fare pubblicità è uno stimolo alla distribuzione, e più distribuisci più hai probabilità che il tuo prodotto sia in vista e venduto). Sull’efficacia delle singole comunicazioni bisogna vedere caso per caso.
13 agosto 2014 a 10:18 AM
ìnternet
Partendo dal presupposto che i pubblicitari sanno benissimo quello che fanno (studiano assai, sono gente preparatissima, nessuno – come invece accade per i ministri – può improvvisarsi pubblicitario), e dall’altro fatto assodato che l’industria nonm azzarda il proprio denaro, direi che la pubblicità fa vendere di sicuro.
Questo dà un ottimo corollario in risposta alla sua domanda: ci dice, ed esaurientemente, chi siamo.
13 agosto 2014 a 10:27 AM
marcoz
Non disprezzerei la pubblicità in quanto tale (è cio che leggo tra le righe del corollario), perché per buona parte è informazione, senza la quale potremmo non venire a conoscenza di ottimi prodotti di qualsiasi genere.
13 agosto 2014 a 10:36 AM
ìnternet
Non disprezzo affatto la pubblicità, anzi: ne ammiro la capacità di analisi psico-sociologica e l’efficacia di induzione ad agire che ha sulle masse (intese – ed è un merito – come somme di singoli).
Poi, si può usare la dinamite in molti modi, dipende da chi ha da accendete la miccia.
13 agosto 2014 a 10:44 AM
ìnternet
In ogni caso, volevo dire che attraverso la pubblicità possiamo capire bene chi (come) siamo; le conclusioni, dopo. (Intendo che quella è una tesi, o forse un teorema, e le conclusioni etiche non sono contemplate in esso.
13 agosto 2014 a 2:54 PM
marcoz
Sono d’accordo: la pubblicità è un buon indicatore del carattere di una società.
13 agosto 2014 a 6:46 PM
S.
pochi