Brevemente: è successo un gran putiferio, che ha coinvolto anche un nome noto (Richard Dawkins), di cui si possono leggere (molto meno brevemente) i risvolti in questo post.
Ci si trova un minestrone di ascensori, goffe proposte maschili, imbarazzi, sentimenti offesi e sonori scazzi (rigorosamente con la “s” davanti, ci tengo a precisare). Ma soprattutto emerge il rispetto.
Il rispetto che si dovrebbe portare alla donna, evitando di vederla come “mero oggetto sessuale” (così, aggiunge in un commento, l’autrice del post).
Ora so che verrò accusato di ignorare deliberatamente la storia umana e i relativi rapporti sociali passati e presenti tra uomo e donna; tuttavia non me ne curo e affermo che trovo questa richiesta particolarmente comica, così come ritengo comiche tutte le pretese di rispetto che vadano oltre a quelle che si riferiscono alle libertà e ai diritti fondamentali dell’individuo.
Tra questi non esiste che l’uomo debba vedere per forza qualcosa di più di una partner sessuale, in una donna, così come nulla impone di vedere una partner da alcova in una brillante musicista o in una scienziata, qualora fossero queste due a desiderare l’uomo (o la donna) che le apprezza solo per le loro doti “pubbliche”.
Ciononostante, è consigliabile un minimo di prudenza e di cortesia, se vogliamo evitare di ferire gli animi più sensibili; anche se, obiettivamente, mi riesce difficile pensare – così come accade a un commentatore del post – a un approccio sessuale che risulti totalmente innocuo, privo di controindicazioni.
Forse, si potrebbe esordire con la frase “Scusa, a te darebbe fastidio se qualcuno ti considerasse solo ed esclusivamente per un rapporto occasionale?” e comportarsi di conseguenza, a seconda che la risposta sia sì o no.
Nel caso, invece, ci si senta dire “Perché me lo chiedi?”, qualsiasi gentilezza o prudenza va bandita e si può andare giù duro: se è una a cui non gliene frega niente, non c’è pericolo di urtare i sentimenti; se è una a cui gliene importa, deve prima imparare il rispetto lei, evitando di rispondere a una domanda chiara e precisa con un’altra domanda.
86 commenti
Comments feed for this article
19 luglio 2011 a 7:45 PM
Thorgen
Caro Marcoz, stavolta hai proprio toppato: è evidente, da quanto ha scritto la blogger in questione nel suo post, che la mancanza di rispetto derivante dall’essere considerate meri oggetti sessuali si sostanzia semplicemente in questo: che ogni qualunque coglione che considera le donne non persone, con la loro dignità e sensibilità, ma delle cose, dei semplici oggetti, appunto – ai quali si può dire (e magari anche fare) impunemente qualunque cosa – si sente proprio per questo in diritto di far loro delle avances a seconda di come gli salta in testa in quel momento; quindi anche (per non dire sempre) in maniera rozza, brutale, volgare, offensiva, senza un minimo di savoir faire e senza preoccuparsi minimamente della sensibilità e delle reazioni dell’interessata. Da che mondo è mondo, le donne – senza bisogno di dedicare loro interi poemi – bisogna saperle un minimo corteggiare, tenendo conto della situazione, cioè del grado di conoscenza che abbiamo della persona, di quel che ci sta suggerendo tra le righe o dicendo apertamente, eccetera: quantomeno evitando, dato che per lo più alle donne non piacciono affatto, la volgarità e i modi troppo spicci (a meno che, in quest’ultimo caso, l’interessata non abbia lanciato in precedenza segnali evidenti del fatto che i suddetti modi le piacciano): insomma, est modus in rebus.
Poi sull’argomento ti racconterò una storiella – vera, a quanto ne so – che ho sentito anni fa e che rappresenta un caso limite, ma molto, molto illuminante sulla faccenda…
19 luglio 2011 a 10:34 PM
marcoz
Attendo lumi, allora.
12 agosto 2011 a 3:05 PM
topgonzo
Ho l’impressione, di certo immotivata, eppure urgente, che il sig. Thorgen non sia mai stato considerato oggetto (oggetta) sessuale. Ma scuramente è molto bravo, in modo rebus utendis.
20 luglio 2011 a 2:50 PM
Erasmo
Essendo RD un settantenne, si deve supporre che non fosse la prima volta che chiedeva a una signora di andare in camera con lui. A volte gli sarà andata bene, a volte male. E’ chiaro che quelle che ci sono state non si sono sentite offese. Come si fa a sapere che una si sentirà offesa, se non glielo chiedi?
Infatti, di fronte alla palese inconsistenza delle accuse, hanno dovuto tirar fuori l’argomento dell’ascensore come luogo minacciante.
I blogger sono così: anche loro vogliono essere protagonisti. Non potendo prendersela con un presidente FMI ebreo, che sarebbe il massimo, si accontentano di parlar male di un ateo.
20 luglio 2011 a 2:57 PM
marcoz
Condivido.
Una sola nota di cronaca. Dawkins è intervenuto nella discussione sul “fattaccio”: l’abbordatore d’ascensore è un altro individuo non meglio identificato.
20 luglio 2011 a 4:07 PM
Erasmo
OK, non era Dawkins.
Ho visionato il video di Rebecca. Queste le parole dell’individuo, come lei stessa le ha riportate: “Don’t take this the wrong way, but I find you very interesting and I would like to talk more. Would you like to come to my hotel room for a coffee?“.
Considerato che avevano partecipato allo stesso evento, avevano parlato prima al bar, avevano preso assieme l’ascensore, e quindi erano già nel corso di una conversazione, faccio fatica a comprendere cosa di più educato avrebbe potuto dire. Certo, il silenzio sarebbe stato meno intrusivo.
Vabbe’, adesso sappiamo che Rebecca si offende se la inviti, anche educatamente. Sappia Rebecca che, per fortuna, altre non si offendono per niente. Quindi il suo invito agli uomini “Don’t do that” va preso, correttamente, come segue: “Don’t do that with me”.
20 luglio 2011 a 4:36 PM
marcoz
E io ho preso nota.
24 luglio 2011 a 2:50 PM
Thorgen
“Come si fa a sapere che una si sentirà offesa, se non glielo chiedi?”:
Basta farlo con i dovuti modi, Erasmo; mi meraviglio che uno con la tua nota perspicacia faccia simili domande.
12 agosto 2011 a 3:08 PM
topgonzo
Scusi, sig. Thorgen. Si offenderebbe se io ora la invitassi a cena? Il cielo velato e la brezza piuttosto fresca suggeriscono una cena intima.
20 luglio 2011 a 9:23 PM
ugolino
Standing ovation per Erasmo
(e non lo oltraggio con la solita solfa che io non avrei saputo dirlo meglio)
22 luglio 2011 a 7:39 AM
Erasmo
Ringrazio per il mancato oltraggio
24 luglio 2011 a 2:46 PM
Thorgen
Marcoz, ecco la storiella che ti avevo promesso e che a quanto mi consta è vera :
Circa venticinque anni fa, in Sardegna, un ragazzo alquanto bruttino e sfigato cercava da mesi di uscire con una bellissima ragazza, che non se lo filava neanche di striscio: un bel giorno, inaspettatamente, la ragazza acconsentì ad uscire con lui per andare insieme in discoteca; inutile dire che lui era al settimo cielo. Mentre erano là che ballavano allegramente insieme, lui, arrapato come un demonio, invece di contare non dico sino a dieci, ma almeno sino a cinque, tenta un’avance e le fa: “Minca mia a tui (ovvero, in dialetto sardo, “che il mio pene che ti penetri”), quanto sei bona!”. Ovviamente la ragazza lo ha mandato a fare in culo all’istante – non ricordo se con l’accompagnamento di un sonoro schiaffo o meno – e l’ha mollato come un allocco (qual era) là in mezzo alla pista. Fine delle chances del nostro, fine della storia. Che ovviamente è un caso limite, ma illustra in modo esemplare il comportamento di certi coglioni – la cui madre è purtroppo sempre incinta e ne sforna a iosa con parti plurigemellari – convinti di poter dire, e spesso fare, qualunque cosa nei confronti delle donne: di poter da loro ottenere tutto e subito trattandole come delle cose (i famosi oggetti sessuali, appunto), senza un minimo di accortezza, di savoir faire e, per tornare all’argomento del post, di rispetto. Chi non ha rispetto delle donne (e non solo delle donne) infatti in nella maggioranza dei casi non è neanche intelligente, perché non capisce che per ottenere certe cose è sempre meglio usare un minimo di prudenza e di delicatezza, non c’è bisogno di essere dei Casanova o dei Don Giovanni.
24 luglio 2011 a 6:24 PM
marcoz
Considerare una donna solo perché fa sangue, non è necessariamente una mancanza di rispetto alla persona (rispetto tutto da guadagnarsi, come ho detto, oltre al minimo sindacale che deve essere garantito). È solo inaccettabile che si ritenga l’intero genere femminile di-per-sé inadatto a soddisfare altri interessi, perché sarebbe una discriminazione bell’e buona.
Comunque, a indicare il mio personalissimo sentire, ci sono nel post alcuni dettagli (“goffe proposte maschili”, “è consigliabile un minimo di prudenza e di cortesia”).
Personale sentire che non mi spinge a un giudizio morale negativo di fronte alle consuetudini differenti dalle mie, come quella sfoggiata dall’arrembante Romeo (nessuna pietà, invece, per la violenza e i casi evidenti di abusi psicologici).
Pensare, e soprattutto usare, una donna come oggetto sessuale è moralmente lecito se lei è disposta a ricoprire quel ruolo (e ce ne sono, di pronte a farlo); soprattutto perché, molto probabilmente, lei intende fare lo stesso con te.
Per chi va alla ricerca di determinate situazioni, il corteggiamento, le danze nuziali, sono un’inutile perdita di tempo; quindi, con una richiesta spiccia, si va solo diritto alla questione. Se l’attenzione non è gradita, basta declinare l’offerta. Non mi pare chiedere troppo.
Certo, comprendo che qualche donna potrebbe accusare un particolare disagio, vedendosi ipoteticamente dipinta come una che la dà via al volo (oh, mioddio!)*.
Sicuramente è meglio, ideale, incontrare un ragazzo che ci sa fare, che si dimostri premuroso e interessato, capace di corteggiare per ore, giorni o settimane.
Come quel mio amico, che faceva tutta la trafila con determinata disinvoltura, fermo restando che dopo un mese di scopate passava alla prossima, scaricando l’illusa**.
Perciò, l’abbordatore d’ascensore, che non potrà annoverare tra i suoi pregi quello di un raffinato savoir faire, di sicuro ha dato dimostrazione – a mio avviso più importante – di sincerità.
*qui, le ragazze che la danno via al volo potrebbe sentirsi, a loro volta,a disagio.
**naturalmente, stigmatizzo il comportamento del mio amico solo per una questione di invidia
24 luglio 2011 a 9:57 PM
ugolino
1. Maltempo nella località di vacanza,
2. Sublimata eccitazione per l’oro della Pellegrini.
Sono le uniche cose che mi vengono in mente che possono giustificare un commento così lungo, sicuramente tra i cinque di Marcoz più lunghi mai letti da me.
25 luglio 2011 a 7:05 AM
marcoz
Non sono più in vacanza.
Le vittorie degli atleti in genere non mi eccitano, ma le nuotatrici sì.
È colpa di Thorgen che mi fa sprofondare nella logorrea, disturbo da cui credevo di essere guarito tanto tempo fa: mi sta un po’ sul cazzo, per questo.
28 luglio 2011 a 1:40 AM
Thorgen
Per la cronaca, marcoz, il sottoscritto non pensa affatto che per arrivare al dunque con una donna si debba per forza corteggiarla per chissà quanto tempo: però anche una richiesta spiccia dovrebbe avere una sua eleganza, per così dire.
28 luglio 2011 a 8:28 AM
marcoz
Espliciti, ma con eleganza (lo direbbe pure Elio). Su questo concordo, naturalmente.
25 luglio 2011 a 7:17 AM
ugolino
Thorgen non lo sa, ma titilla il redattore che c’e in te.
25 luglio 2011 a 10:30 AM
marcoz
Ero posseduto da un redattore e non lo sapevo.
25 luglio 2011 a 1:50 PM
Thorgen
Ma caro Marcoz, la tua logorrea la eserciti benissimo, qui e altrove, anche senza bisogno di me; per curarla esiste peraltro un antico, ottimo rimedio: dire meno cazzate. Quanto al tuo cazzo, evidentemente un po’ miope negli ultimi tempi, magari potresti allontanarlo da me e dirigerlo utilmente verso pescherie e altri consimili luoghi (tipo botteghe che vendono uccellagione…).
PS: ti ringraziamo molto per averci rassicurato, ma siamo tranquillissimi: infatti non abbiamo mai dubitato che riuscissi a farti respingere da una donna anche senza usare certo linguaggio metaforico (e anche usandolo).
25 luglio 2011 a 2:00 PM
marcoz
Be’, si possono dire cazzate anche in poche parole (basta scorrere la colonna verde delle citazioni di Topgonzo, per averne una prova). E comunque, per pensieri e battute, il principio guida che utilizzo è quello dei grandi numeri: tra tante ciofeche, qualcosa la imbroccherò, prima o poi.
25 luglio 2011 a 2:05 PM
topgonzo
Non dia illusioni al suo interlocutore, sig.Marcoz. La nostra rubrica delle citazioni è riservata ai nostri fessi tradizionali.
25 luglio 2011 a 2:18 PM
marcoz
Ahimé, temo che deludere la gente sia radicato nel mio karma.
25 luglio 2011 a 2:18 PM
Thorgen
E poi come potrei battere io dei fessi non tradizionali, caro topgonzo?
25 luglio 2011 a 9:25 PM
ugolino
Esci da questo corpo 10!
26 luglio 2011 a 5:26 PM
IdemonidentroMarcoz
Perché ci chiami usando il singolare?! Il mio nome è Legione, perché siamo in molti.
26 luglio 2011 a 5:30 PM
marcoz
Ussignùr…
26 luglio 2011 a 7:18 PM
Anonimo
Di certo non mancano i porci espiatori.
(temo di aver aperto un varco pericoloso)
28 luglio 2011 a 1:07 AM
Thorgen
Visto l’alto numero potreste trasferirvi presso i redattori di “topgonzo”, ma purtroppo sono già posseduti da ben altri demoni: il voyeurismo forsennato, l’onanismo compulsivo e la stupidità tracotante.
28 luglio 2011 a 10:41 AM
jazztrain1
Redattori di che, caro Thorgen? Questi qua sanno a malapena copiare ed incollare (per giunta comportandosi da cattivi studenti, non sono capaci di copiare bene). Marcoz è troppo deferente nei loro confronti, e non ha il coraggio, a differenza di te, ad affrontarli di petto. Lo fa probabilmente per il quieto vivere e per avere piccole gratificazioni narcisistiche quando fa il bastian contrario da me o da Galatea.
28 luglio 2011 a 11:11 AM
marcoz
Sono citato, e schiettamente replico.
“Marcoz è troppo deferente nei loro confronti”
Al netto degli aspetti ludici, condivido gran parte dei contenuti di Topgonzo. Se su qualcosa non sono d’accordo, non ho problemi a esprimere dissenso, anche se non sono tenuto a farlo.
“e non ha il coraggio, a differenza di te, ad affrontarli di petto (…) Lo fa probabilmente per il quieto vivere”
Non ho paura di critiche o di prese per il sedere, da qualsiasi parte vengano. Quindi, per questo, non ho bisogno di coraggio.
“e per avere piccole gratificazioni narcisistiche quando fa il bastian contrario da me o da Galatea”
Eh, sfido chiunque a disprezzare le gratificazioni (che però vanno sempre accolte con una sostanziosa dose di buonsenso).
Tuttavia, va detto che le gratificazioni che io posso incassare in quel di Topgonzo sono una sorta di epifenomeno, semplicemente perché non vado in giro a lasciare commenti da Galatea o da JT per raccogliere consensi.
Mi si creda o no, io intervengo quando ho qualcosa da dire – consapevole che il mondo può fare benissimo del mio parere – ed esprimo sempre ciò che effettivamente è la mia opinione (ironie a parte), senza curarmi di altro.
28 luglio 2011 a 11:58 AM
jazztrain1
Apprezzo la schiettezza della tua risposta, anche se non lo trovo del tutto convincente, e ti spiego perché.
1) queste gratificazioni sono del tutto strumentali e non ci vuole molto a capire i motivi. Prova ad esprimere consenso nei confronti miei, di Galatea, o qualcun altro. Col cavolo che avrai gratificazioni da parte di questi sociopatici;
2) prova a prenderli in giro come fa pubblicamente Thorgen, e vedrai come reagiscono veramente nei tuoi confronti;
3) Non sei credibile perché sei troppo minzoliniano con loro e questo lo notano tutti.
Non pretendo che tu ti suicida attaccandoli a testa bassa, vorrei solo farti notare che il tuo comportamento non è lineare. A mio avviso, con loro ti comporti così, per quieto vivere.Legittimo da parte tua agire così, mentre trovo altrettanto legittimo criticarti.
28 luglio 2011 a 12:31 PM
marcoz
Posso prendere la parola, Vostro Onore?
Punto 1:
come ho detto, avere l’approvazione di Topgonzo non è una mia preoccupazione o desiderio. Ma, dopo qualche ora di interrogatorio, potrei anche confessare.
(“gratificazioni strumentali”: strumento di chi? e per che cosa?)
Punto 2: il giorno in cui troverò motivo per farlo, lo scoprirò.
Punto 3: a me la Redazione sta simpatica, non l’ho mai nascosto. Ma, per rispondere a tono, mi si dovrebbe rendere esplicito il significato di “essere minzoliniano” (“troppo”? perché, “poco” andrebbe bene?).
28 luglio 2011 a 12:41 PM
jazztrain1
Certo Marcoz, hai ragione: sono simpaticissimi, non offendono mai, non sono volgari, non sono dei vecchi maniaci sessuali repressi, non parlano mai male di qualcuno, sono intellettualmente curiosi, rispettano il lavoro altrui, sono umili e rispettosi di quello che fanno gli altri blogger, non sono sessisti, non sono razzisti, sono affettuosi etc. Insomma, sono perle di saggezza e di bontà.
P.S. Nessuno ti accusa.
28 luglio 2011 a 12:44 PM
jazztrain1
Dimenticavo una cosa importante: sono Maestri della netiquette!
28 luglio 2011 a 12:58 PM
marcoz
Parlo per me, non ho mica detto che sono simpatici a tutti.
28 luglio 2011 a 1:06 PM
jazztrain1
Infatti, non provo simpatia, provo solo profonda pena per questi personaggi.
28 luglio 2011 a 3:33 PM
Stupidità tracotante
Non ci pensi nemmeno, Thorgen: qui dentro i topgonzi stiamo benissimo, perché loro sono entusiasti della nostra presenza.
12 agosto 2011 a 3:14 PM
topgonzo
Fare il bastian contrario dal sig. Train dev’essere un esercizio di difficile equilibrismo, come volteggiare sul trapezio a 20 centimetri d’altezza.
[ndr: è stato corretto un errore di battitura, si spera nella giusta direzione del pensiero originale)
12 agosto 2011 a 3:16 PM
marcoz
Se JT mi presta un (o un’) emoticon, lo (o la) metto qui.
26 luglio 2011 a 7:20 PM
ugolino
l’anonimo slogato ero io, sorry.
28 luglio 2011 a 1:42 AM
Thorgen
“Slogato”? E dove esattamente, ugolino?
28 luglio 2011 a 3:00 PM
Thorgen
Caro Jazz, sono loro che si definiscono “redattori”: che poi lo siano effettivamente, questo, ahimè, è ben altro paio di maniche…
28 luglio 2011 a 5:43 PM
jazztrain1
Il 90% è solo copia ed incolla, per giunta di qualità pessima perché sono pezzi estrapolati dal contesto in cui sono stati scritti e quindi appaiono incomprensibili. Lo scopo sarebbe quello di strumentalizzare le parole dell’interlocutore. Non ci vuole mica una redazione per copiare ed incollare, chiunque sa fare simile operazione e chiunque sa estrapolare per deformare la verità. In questo, bisogna dare atto, sono maestri nel manipolare i fatti e i contenuti
12 agosto 2011 a 3:18 PM
topgonzo
Cosa vuole, sig. Train, noi siamo dei poveretti. A noi, per fare quel poco che dice Lei, serve un’intera redazione. Con badanti.
28 luglio 2011 a 3:07 PM
Thorgen
PS: ieri il prode red.cac. criticava una tua frase, evidentemente ignaro del fatto che il suo esimio collega Erasmo, nel suo blog, firma simili perle in italicus sermo:
“…ma ignoravo persino dell’esistenza di Galimberti…”
28 luglio 2011 a 5:29 PM
jazztrain1
Ti riferisci al Sikh? Se non ricordo male, diceva proprio così nel film. Per quale motivo? Probabilmente per far capire agli spettatori che Vikram si esprimeva in cattivo inglese e che per questo motivo, oltre ad avere il turbante, essere un sikh etc… veniva maltrattato. Voglio fare un esempio banale: la Rowling, la scrittrice di Harry Potter, ha caratterizzato un personaggio come Hagrid in modo alquanto convincente. Hagrid è il guardiacaccia della scuola dei maghi che parla un cattivo inglese. La traduttrice della Rowling, rispettando lo spirito del personaggio, fa la stessa operazione: adotta un linguaggio sintatticamente scorretto per rendere credibile il personaggio anche ai lettori italiani. Un’operazione del genere è normale nei paesi anglosassoni, nei romanzi, nei fumetti etc i personaggi hanno un determinato registro linguistico. Un esempio fumettistico famoso sarebbe quello di Popeye di Segar. Non sarebbe credibile sentire un lupo di mare parlare in un Inglese oxfordiano. E poi, la dissonanza verbale ha un suo fascino, quasi quanto le dissonanze musicali di Thlonious Monk.
28 luglio 2011 a 5:44 PM
marcoz
“Se non ricordo male, diceva proprio così nel film.”
Non voglio fare l’avvocato difensore d’ufficio, ma, quando si fa una citazione, bisogna utilizzare le virgolette, senza le quali la frase risulta parte integrante della prosa di chi scrive.
Altrimenti è difficile, per chi legge, fare distinzioni. Nel caso specifico, poi, visti i precedenti, era impossibile immaginare che si trattasse dello stralcio di un dialogo, a meno di non aver visto il film e di ricordare il dettaglio.
28 luglio 2011 a 5:58 PM
jazztrain1
Sei un ottimo avvocato difensore d’ufficio, probabilmente sarai gratificato con un post per questo servizio non richiesto. La citazione era sottintesa, chi l’ha detto che devono esserci necessariamente le virgolette? Tra l’altro ho postato il dialogo per far vedere come Spike Lee denunci il razzismo in tutte le sue forme. Vikram, a causa del suo cattivo inglese, del suo look etc.. è oggetto di pregiudizio ed è considerato come un terrorista di Al Qaida. Vikram alla fine dice, conosco i miei diritti, ma in questo paese (USA) non valgono. Sono scene simboliche e che denunciano apertamente la politica razzista dell’ultima amministrazione americana.
28 luglio 2011 a 6:09 PM
marcoz
“La citazione era sottintesa, chi l’ha detto che devono esserci necessariamente le virgolette?”
Mah, io non sono credibile, per dare una risposta, e men che meno autorevole.
Chiediamo un parere a Thorgen, che prima o poi passerà di qui.
Naturalmente, un’opinione sola non basta, e mi aspetto anche il parere di altri (che non siano parti in causa). Poi facciamo una media noi, senza andare a scomodare L’Accademia della Crusca.
28 luglio 2011 a 6:16 PM
jazztrain1
La somma delle opinioni non fanno la verità; in ogni caso rivendico il diritto a fare citazioni sottintese.
28 luglio 2011 a 6:28 PM
marcoz
Be’, uno può anche decidere di andare da un tizio armato, puntandogli un modello di revolver in plastica, e dirgli “coraggio, fatti ammazzare” (citazione). Però, poi, non deve lamentarsi se quello gli spara.
28 luglio 2011 a 6:42 PM
jazztrain1
30 luglio 2011 a 8:44 PM
Erasmo
Scusi, sig.Train, ma dal filmato che lei ha qui inserito risulta che il tizio del turbante parla in perfetto inglese americano, senza l’ombra di accento indiano e senza errori di sintassi. Meno male che lei non ha fatto l’avvocato, sig.Train.
11 agosto 2011 a 1:07 AM
jazztrain1
Avresti dovuto dirlo, Erasmuccio caro ai poliziotti che l’hanno picchiato. Probabilmente non ti avrebbero creduto ed avrebbero malmenato persino te.
11 agosto 2011 a 3:50 PM
Erasmo
Scusi, sig. Train, ma questa sua meditatissima replica mi sembra autoreferenziale. Lei ha detto che Vikram era maltrattato perché non parlava bene inglese. Se il sig.Lee, che, non lo dimentichi, è il regista di un film con trama di fantasia, avesse voluto far intendere questo, avrebbe fatto parlare il suo attore con un accento indiano, e con errori di linguaggio. Invece, no. Dopo che ciò le è stato fatto notare, sig.Train, lei poteva:
1. tacere (e mi pareva che lei , nel corso di 12 lunghi giorni, avese preso questa saggia alternativa)
2. dire: mi sono sbagliato
3. coprirsi di ridicolo, confondendo la fantasia con la realtà, e invitandomi a improbabili interlocuzioni con poliziotti che sono solo personaggi di un film.
Purtroppo, lei ha scelto la terza alternativa.
11 agosto 2011 a 9:04 PM
jazztrain1
Mai sentito parlare di doppiaggio? Il personaggio è stato doppiato in italiano con cadenza indiana (qualche volta vada al cinema, non esiste solo la saga monicelliana di Amici miei). Tra l’altro, le ricordo che il motivo per cui Vikram è stato picchiato perché, a causa del pregiudizio, (Vikram è un sikh) pensano che sia un rapinatore, non un ostaggio. Lei dovrebbe sapere queste cose, perché nel suo blog fogna, insieme ai suoi degni compagni di merende,non fate altro che sposare le stesse posizioni più oltranziste e aggiungerei razziste della destra americana (Vikram denuncia la violazione dell’habeas corpus e dei suoi diritti civili per colpa di pregiudizi legati al suo look e alla sua religione). A differenza di lei che sta attaccato tutto il giorno davanti al computer, e che vive di sterili polemiche che non servono nessuno, ho altre cose da fare, proprio ieri ho letto il suo commento e le ho dato una risposta scherzosa come quelle che piacciono tanto a lei. Per il resto, lei dovrebbe avere il buon gusto, una volta tanto, di stare in silenzio, perché lei non è nella posizone di dare lezioni a nessuno.
11 agosto 2011 a 9:48 PM
Erasmo
Scusi tanto, sig.Train, ma il filmato lei l’ha messo qui sopra nella versione originale inglese, non doppiato, e preceduto dalla seguente spiegazione: “ho postato il dialogo per far vedere come Spike Lee denunci il razzismo in tutte le sue forme. Vikram, a causa del suo cattivo inglese, del suo look etc.. è oggetto di pregiudizio ed è considerato come un terrorista di Al Qaida.” . Secondo lei, Spike Lee si affida solo alla versione doppiata in italiano per denunciare il razzismo? Non le pare più probabile che i responsabili della diffusione italiana e/o il doppiatore abbiano deciso di aggiungere, indebitamente, un tocco di colore, facendoci una figura poco lusinghiera, e, di conseguenza, facendola fare a lei?
Secondo me, invece di pretendere che nessuno le dia lezioni, lei dovrebbe riconoscere di avere scritto una fesseria. Invece si è messo a vomitare insulti.
(Ah, fra parentesi: razzista lo dica a sua madre, a sua sorella e a sua zia).
11 agosto 2011 a 10:05 PM
jazztrain1
Non ho trovato la versione in italiano, mio caro erasmuccio. In ogni caso, non cambia nulla di quello che ho detto. Si, confermo, lei sposa in pieno le tesi razziste della destra americana al punto da scrivere questo passo:”Il Corano potrei anche scaricarlo. Il problema è che non c’è gusto se non sei un secondino di Guantanamo, con a disposizione una latrina e tanti mussulmani che guardano.”
Sono sue queste parole o le smentisce?
11 agosto 2011 a 11:04 PM
Erasmo
Musulmano io l’avrei scritto con una esse sola, sig.Train. Ma che c’entra il razzismo? dico cose molto peggiori dei cattolici, e, in ogni caso, ci sono musulmani e cattolici di tutte le razze. Lei formula accuse di razzismo a vanvera, sig.Train, e, fra parentesi, non mi ha ancora raccontato la reazione di sua madre, sua sorella e sua zia.
11 agosto 2011 a 11:23 PM
jazztrain1
Lei giustifica o no la sospensione dei diritti civili, la violazione dell’habeas corpus e l’uso della tortura a Guantanamo nei confronti di prigionieri appartenenti alla religione islamica? Risponda solo a questa semplice domanda, sempre se ne è capace. Dalle sue parole che ho testè riportato e che lei in modo goffo non vuole riconoscere, sembrerebbe di si. Se ha cambiato idea può sempre smentirle o addirittura metterle in discussione. E’ un suo legittimo diritto cambiare idea, non è certo una vergogna.
12 agosto 2011 a 9:06 AM
Erasmo
Mi piace molto il suo tono inquisitorio, sig.Train. Direi più da tribunale stalinista che da Santa Inquisizione, e non solo per il goffo richiamo alla religione islamica, ma per quel suo pressante invito all’autocritica dell’imputato.
Solo che, sig.Train, io non sono un suo imputato, e non c’è ragione che io risponda alle sue domande, né che io rifiuti di rispondere. Semplicemente, lei non ha titolo a porle. Sarebbe come se io le chiedessi quante volte si masturba in un giorno. Non mi permetterei, sia chiaro, ma gliela pongo come una similitudine, scegliendo di proposito un argomento che lei conosce bene.
Se io (e, ripeto, è solo un’ipotesi di lavoro) le facessi quella domanda (quante volte al dì lavora di mano, sig.Train?) lei avrebbe tutto il diritto di dirmi che non sono fatti miei. Se poi io (ed è solo un’ipotesi di lavoro) proseguissi con un pistolotto sull’essenza peccaminosa dell’autoerotismo, chiedendole una memoria difensiva, più o meno con le parole “può sempre smentire di essere un segaiolo, o addirittura mettere in discussione l’opportunità dell’autoerotismo“, lei avrebbe tutto il diritto di ignorare la domanda, giudicandola non legittima.
Capisce l’analogia, sig.Train?
P.S. Deve ancora rispondermi sull’esito del dirottamento delle accuse di razzismo, originariamente a me rivolte, verso alcune sue parenti strette
P.S. Rimane buona norma che lei si lavi bene le mani, prima e dopo l’atto.
12 agosto 2011 a 9:30 AM
jazztrain1
Carissimo erasmuccio, se reagisci così vuol dire che hai una coda di paglia lunga più di un Km e non vuoi che venga fatto a te quello che tu solitamente fai agli altri. Scusa tanto, tu e i tuoi degni compari di merende non fate altro che lanciare accuse contro di me e altri, utilizzando gli stessi mezzi che tu ora stramente rimproveri a me. Comportamento moralistico tipico di chi ama giudicare ma non vuole essere giudicato.
Per il resto non ti rispondo, il livello infimo delle tue volgarissime accuse non lo merita,
12 agosto 2011 a 1:42 PM
Erasmo
Lungi da me sottrarle il piacere di questo modo di dire (la coda di paglia) che è fra i suoi favoriti, sig.Train. Devo, tuttavia, farle notare che lei si autoaccusa, attribuendosi metodi dialettici a suo dire disdicevoli.
Le farei rispettosamente notare che io non l’ho accusata di alcunché, se non di ragionamenti sbandanti (peraltro, un incedere logico che ci delizia: altro che lanciarle reprimende moraleggianti). E’ lei, invece, che ha cercato di imbastire un processo stalinista, invitandomi a discolparmi di accuse non formulate.
Se poi lei chiamasse “accuse” le mie ipotesi di lavoro, sappia che sono per assurdo, e si riferiscono a un mio ipotetico ragionamento sbandante: se io le chiedessi quante volte al dì lavora di mano, allora sarei in fallo.
Ma mica glielo chiedo.
12 agosto 2011 a 2:09 PM
jazztrain1
Erasmuccio caro, perché ti senti accusato? Mi sono comportato esattamente come fai tu: ho riportato un tuo commento, ho chiesto spiegazioni in modo corretto e tu, invece di rispondere, reagisci in malo modo dandomi dello stalinista. Non ti rendi conto di essere incoerente tra quello che fai e quello che dici? Se tu copi incolli, manipoli, falsifichi etc.. allora va bene, se un altro copia ed incolla un tuo commento in modo corretto, chi fa questo diventa immediatamente stalinista.
La verità è questa: sei un noioso moralista e come tutti i moralisti, fai sempre la morale agli altri, ma non vuoi che gli altri esprimano liberamente un legittimo giudizio sui tuoi atteggiamenti che sono notoriamente sopra le righe.
12 agosto 2011 a 2:22 PM
Erasmo
Il suo “chiedere spiegazioni in modo corretto” consiste nel darmi del razzista, sig.Train. Naturalmente, io l’ho invitata a esprimersi in questo modo nei confronti di alcune sue parenti.
A proposito, non mi ha ancora relazionato sulle loro reazioni. Sono rimaste contente?
12 agosto 2011 a 2:25 PM
jazztrain1
Sei proprio vile e meschino, che c’entrano i miei parenti? si, lo ribadisco: sei un razzista, basta leggere le porcherie che scrivi tu nel tuo blog fogna..
12 agosto 2011 a 2:44 PM
Erasmo
“Vile, meschino, razzista, porcherie, fogna”. Meno male che lei è uno “corretto”, sig.Train. Se era scorretto, io credo che avrebbe messo mano alla lupara.
12 agosto 2011 a 2:50 PM
jazztrain1
Nessuno ha messo in mezzo i tuoi familiari, nessuno ha parlato di tuo padre, tua madre, tuo fratello, tua sorella, tua zia etc. Se hai qualcosa contro di me non coinvolgere persone che non c’entrano nulla.
12 agosto 2011 a 3:33 PM
topgonzo
Però mi sembra di ricordare che una volta il signor (signor, per esteso) Train coinvolse in una discussione mio padre, venuto a conoscenza del fatto che parlava prevalentemente il genovese.
Potrei ora dilungarmi su come molti laureati sicelioti parlano (e scrivono, soprattutto se di Aciriposto) la lingua italiana, ma non mi pare il caso di conivolgere un minus habens in discussioni al di sopra dei suoi mezzi.
p.s.
Sig. Train, Lei può rivendicare il diritto di fare “citazioni sottintese”, ma veda che siano davvero sottintese, non storpiate.
Ancora, con grande sincerità: uno come Lei, a torto o a ragione, da noi si chiama ignurante e abbelinòu.
Infine: ha noitizie del sig. Topo Gonzo?
p.p.s.
Grazie, e scusi l’invadenza, sig. Marcoz.
12 agosto 2011 a 3:37 PM
jazztrain1
Hai visto Erasmuccio? E’ arrivato il soccorso fognario. Tienilo stretto il tuo compare di merende. Siete fatti l’uno per l’altro.
12 agosto 2011 a 3:49 PM
Erasmo
Ma vede, sig.Train, io non ho messo in mezzo suoi parenti. Ho solo reagito come si fa sovente, quando si riceve un insulto gratuito: “quella cosa dilla a tua sorella”. Ignorando se lei avesse sorelle, ho preferito allargare il ventaglio delle opzioni ad altre parenti. Ma nessun insulto a dette parenti: semplicemente un invito a lei a insultarle. E’ molto diverso, perché lei può anche non accogliere il suggerimento. Apposta ero curioso di sapere se lo avesse accolto, e delle eventuali reazioni.
12 agosto 2011 a 4:06 PM
jazztrain1
Che fai erasmuccio, ti rimangi tutto? Cerco di spiegaro e vediamo se capisci.
Il mio non era un insulto gratuito, ho espresso un giudizio sulle posizioni politiche della destra americana che reputo intollerante e razzista ed ho detto che voi nel vostro blog fogna non fater altre che esprimere le stesse posizioni che io reputo tali. Lei invece se la prende con mia madre, con mia zia etc… Che c’entrano loro?
12 agosto 2011 a 4:13 PM
marcoz
Nessun disturbo. Siete tutti benvenuti.
12 agosto 2011 a 4:29 PM
Erasmo
Va bene, se lo dice lei allora sarà vero: il suo insulto non era gratuito, sig.Train. Ma sempre insulto era. Del resto, poi lo ha confermato: “si, lo ribadisco: sei un razzista“. E io le ribadisco: lo dica a sua sorella. Non ha sorelle? lo dica a sua madre, a sua zia, alle sue fidanzate (no, quelle non le provochi che sono già sempre in moto).
12 agosto 2011 a 4:32 PM
Erasmo
P.S. SE non è gratuito, non si illuda che sia a pagamento. Chieda soldi alle sue parenti, semmai.
12 agosto 2011 a 4:42 PM
jazztrain1
Erasmuccio caro, cosa dovrei dire io riguardo gli insulti che tu i tuoi compagni di merende e la tua corte dei miracoli, quotidianamente fate nella vostra fogna che chiamate blog?
Non mi pare che ci sia proporzione, non trovi? Ripeto il mio è un giudizio politico, non personale. Se tu e i tuoi compari sposate in pieno le tesi razziste della Lega perché ti offendi?
12 agosto 2011 a 5:53 PM
Erasmo
Prima di tutto, sig.Train, lei usa metodi dialettici che non possono che definirsi stalinisti. Non sarò ipocrita come lei, distinguendo il giudizio politico indirizzato a una persona da quello personale. Si tratta, manifestamente, di giudizi personali. Perché il suo è un metodo stalinista? perché dà per scontata l’accusa, ingiungendo all’impuato di trarne le conseguenze (cioè, si suppone, di fare autocritica). Solo che questo non è un tribunale sovietico, né un tribunale ripostese: ripeto ancora una volta: le sue accuse sono respinte ancor prima di prenderle in considerazione, con l’invito di rivolgerle a qualche membro femminile della sua famiglia. Non la va bene la parte femminile? le rivolga a suo padre, suo nonno, suo cognato. Va meglio?
Quanto alla proporzionalità, suo vecchio pallino, guardi che lei ci insulta sempre, come qui, e noi praticamente mai. Lei prende per insulto un certo richiamo che noi facciamo al suo lavorio di falangi (e palma, ci risulta). Quante volte dobbiamo ripeterle che noi non condanniamo il sesso solitario? Ma lei crede che i grandi prigionieri non se lo menassero? Gramsci, Tommaso Campanella, Silvio Pellico, Nelson Mandela? E Maria Antonietta, chiusa nella conciergerie? Suvvia, qualche reale ditaleggiamento se lo sarà fatto di sicuro. E a Napo Torriani, che resistette in una gabbia sospesa per due o tre anni, neanche un rasponcino gli vogliamo concedere?
Sig.Train, come vede non solo lei è in buona compagnia, ma ha, per analogia, tutto il nostro rispetto.
12 agosto 2011 a 6:16 PM
jazztrain1
Erasmuccio caro, non sei credibile quando fai la vittima.
12 agosto 2011 a 6:23 PM
marcoz
Ma come, anche a Erasmo dici ” non sei credibile”? Io pensavo che lo dicessi soltanto a me! Ci sono rimasto di un male che non ti dico.
12 agosto 2011 a 7:43 PM
Erasmo
Il “permaloso” e il “non credibile” sono le ultime spiagge del sig.Train.
12 agosto 2011 a 8:10 PM
jazztrain1
Ti sbagli erasmuccio caro, non commento affatto le tue farneticazioni e il tuo ridicolo vittimismo.Prenditi una bella vacanza invece di fare il minchione insieme ai tuoi degni compagni di merende.
28 luglio 2011 a 6:14 PM
jazztrain1
P.S. Ultima amministrazione america prima di quella di Obama, lo scrivo per evitare confusioni. approfitto per aggiungere un’altra cosa: un conto è la critica, un conto sono gli insulti rivolti, non tanto a me (gli insulti nei miei confronti sono la prassi e qui, caro Marcoz, non fai l’avvocato difensore), quanto ai miei concittadini che si sono trasferiti per lavorare sia come operai nelle fabbriche genovesi, sia come marinai. Spesso sostavano con le loro navi nel porto di Genova
11 agosto 2011 a 11:05 PM
marcoz
(Non potrei, non ho capito quale sarebbe la causa, stavolta)
12 agosto 2011 a 3:40 PM
topgonzo
Lei è scemo, sig. Train? Le definizioni che Lei chiama insulti sono rivolte solo ed esclusivamente a Lei; siamo solidali con i suoi conmpaesani e lo saremmo pure con l’anagrafe municipale, se Aciriposto non fosse una frazione sperduta in provincia di Giarre.
p.s.
Non dimentichi gli amici di Fiumefreddo: l’hanno conosciuta di persona e e ascoltata con le loro orecchie. Se fossi come Lei, avrei già scritto ben più del nome e congome (come ha fatto Lei, che mi ha pure telefonato a cas) qui sul web. Ma sono persona civile, non uno di quei croquants che vont en ville de temps en temps, come Lei.
12 agosto 2011 a 3:46 PM
jazztrain1
Ricordo bene, lei faceva il parassita a spese dello stato in quel di Fiumefreddo.